SI SGRETOLA IL PARTITO DEL SEGRETARIO PROVINCIALE ED EX SINDACO MARCO CAMPAGNA CHE ADESSO RISCHIA L’ISOLAMENTO. CON L’INGRESSO NELL’ESCUTIVO CITTADINO DI STUPPIA LA FRATTURA E’ UFFICIALE. TEMPI DURI PER I ‘BURATTINAI’ DEL PASSATO
Errante ufficializza la nuova Giunta Municipale ed il Pd a Castelvetrano Selinunte si spacca.
Ebbene si, da quanto sembra uscirebbe con le ossa rotte il Partito democratico a seguito della verifica politica che ha portato il Sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, ad ufficializzare, nel corso dell’odierna giornata, i componenti della Giunta Municipale, seguita all’azzeramento di circa due settimane fa.
Giunta composta da due uscenti, che vengono, quindi, riconfermati e quattro volti nuovi non politici. Ai riconfermati dalla precedente giunta Paolo Calcara, 60 anni, dirigente della Confederazione Italiana Agricoltura, in quota al Psi, e Giuseppe Rizzo, 40 anni, libero professionista, in quota Ncd si aggiungono i volti nuovi. Si tratta di Filippo Inzirillo, 33 anni, libero professionista, sposato con due figli, particolarmente impegnato nel sociale con un ruolo nella Caritas cittadina e con varie esperienze al servizio della comunità religiosa, di Matilde Mattozzi, 38 anni, libero professionista, sposata con due figli, consigliere dell’Ordine degli avvocati di Marsala, di Salvatore Seidita, 43 anni, sposato con un figlio, disoccupato in mobilità e già dipendente del Gruppo 6 GDO, ed di Salvatore Stuppia, 54 anni, medico dermatologo, sposato con tre figli.
Quel che colpisce è la possibile implosione del Partito democratico che sa subito si è messo di traverso contrastando la scelta del Sindaco Errante di azzerare la Giunta Municipale e che adesso si ritrova con un pugno di mosche in mano..
In Giunta la presenza di Salvatore Stuppia, consigliere comunale del Partito Democratico, è la conferma della prosecuzione del programma elettorale del Sindaco Errante. Scelta che ha suffragato la spaccatura tutta in seno al centro sinistra cittadino. Non tutti nel Pd, a quanto pare, hanno seguito la linea tracciata dall’uscente Marco Campagna e approvata dal Direttivo comunale del Partito Democratico del 02 febbraio 2015.
“E’ con profonda convinzione e dopo una lunga pausa di riflessione di molti mesi che rendo nota la mia nuova posizione politico-amministrativa e dichiaro di aderire al Pd, partito del quale ho già la tessera”. Lo aveva dichiarato il 16 ottobre 2013 il consigliere comunale Salvatore Stuppia durante la seduta d’aula del massimo consesso civico castelvetranese.
Stuppia, consigliere comunale dal 1998 al 2001 ed a partire dal 13 giugno 2003 assessore provinciale per tre anni. Nella primavera del 2012 è stato rieletto a Palazzo Pignatelli tra le fila dell’Alleanza per l’Italia. Dopo un periodo di riflessione arriva, come già riferito, l’adesione al Pd, un partito, come lo ha definito, “strutturato e di consolidata storia politica, radicato in tutto il territorio nazionale e in linea con il mio modo di intendere la politica”.
Ma sembra proprio che anche questo partito “ strutturato e di consolidata storia politica”, cioè il PD abbia tradito le aspettative di Salvatore Stuppia che, con l’API prima e con lo stesso PD poi, aveva siglato un patto con i propri elettori nella condivisione del programma elettorale che aveva portato a Palazzo Pignatelli Errante.
A quanto pare, sarebbero queste le ragioni che avrebbero portano Stuppia a rinnegare la decisione dello scorso 2 febbraio in cui il PD castelvetranese, lo sottolineiamo, decide di prendere le distanze dal sindaco Errante, e a dimettersi da consigliere comunale per aderire al progetto di rilancio dell’azione amministrativa proposta dal primo cittadino nella qualità di assessore nella neo Giunta Municipale.
A seguito della decisione, l’ira funesta dei suoi compagni di partito non è tardata ad arrivare. In un documento reso pubblico il Partito democratico chiede la tesata di Stuppia. Di seguito lo stralcio: “Il Partito Democratico, Circolo di Castelvetrano, ha richiesto alla competente Commissione di Garanzia provinciale la immediata espulsione dal Partito Democratico del Dottore Salvatore Stuppia, con cancellazione dalle liste degli iscritti” come stabilito da un documento del PD cittadino.
Qual è la motivazione ufficiale?
Riportiamo la dichiarazione contenuta nel citato documento: “Il comportamento di Stuppia non è in linea con i valori democratici di trasparenza e etica politica fortemente presenti e rispettati nel nostro Partito, oltrecchè in contrasto con le norme dello Statuto del PD”.
E nello stesso documento il PD ci tiene a riaffermare ciò che già aveva detto nelle prime ore dell’azzeramento della giunta fatta da sindaco Errante, e cioè che “la linea politica deliberata all’unanimità dal Direttivo comunale, di contrarietà ad ogni operazione di modifica della maggioranza nata dalle urne, nel pieno rispetto della volontà popolare espressa attraverso il voto, non è mutata e viene ribadita”.
Beh, questa volta il PD cittadino pare proprio abbia “preso un granchio”, oltre che aver perso un consigliere comunale e la posizione di governo della città.
Ad onor del vero dall’analisi politica viene fuori una verità diversa da quella che ‘forzatamente’ il Pd ha cercato fino ad oggi di inculcare nella cittadinanza castelvetranese. Con la nuova giunta non sembra proprio che il sindaco Errante abbia fatto una ‘operazione di modifica della maggioranza nata dalle urne’. Difatti, le componenti politiche che hanno determinato il patto elettorale del 2012 non sembrano essere mortificate, compreso lo stesso PD che si vede rappresentato da Stuppia, almeno fin quando non verrà espulso. Sempre che questo accada.
Una cosa è certa, la decisione del PD di prendere le distanze dalla proposta del sindaco Errante di rilancio dell’azione amministrativa, per paura di doversi confrontare con quello che oggi è indiscutibilmente il partito del primo cittadino, Nuovo Centro Destra, e che oggi conta di un peso politico in consiglio comunale più importante rispetto al Pd, è costata cara.
Ma cosa spinge un partito come il PD ad agire con tanta determinazione a volere rompere ad ogni costo con quello che fino a qualche settimana fa era stato il loro sindaco, fino ad arrivare alla richiesta di espulsione di Stuppia, ormai ex consigliere comunale del PD? Cosa sarà mai accaduto?
Sarà da addebitare all’inesperienza politica dei suoi giovani rappresentanti cittadini e dello stesso Marco Campagna, segretario provinciale del PD?
Oppure l’azione politico-amministrativa di rottura messa in atto dall’ex vice sindaco, Marco Campagna mira a progetti più grandi per il prossimo futuro, come per esempio, la costruzione di una alternativa al sindaco Errante?
Certo che è davvero strano che questa rottura arrivi dal PD e dalle liste civiche collegate all’ex sindaco della città di Castelvetrano-Selinunte che dopo la rottura con il partito dell’Udc, attraverso cui era stato grande ‘promoter’ della candidatura di Felice Errante, si avvicina a Forza Italia per poi trovare collocazione in un partito costola del PD e cioè Sicilia Democratica. Partito nato dalla spaccatura in seno all’Ars di Articolo 4 che ha visto Lino Leanza fondatore del nuovo soggetto politico, alla corte di Matteo Renzi.
Nel nuovo scenario che si è delineato in Consiglio comunale va detta qualche altra cosa.
Il Sindaco ha dimostrato autonomia decisionale nella composizione della nuova compagine assessoriale, perchè non ci sono state nomine politiche riconducibili al deputato all’Ars Giovanni Lo Sciuto, che del Ncd fa parte, come si sarebbero aspettati tutti i detrattori, con il Pd, non hanno creduto al rimpasto nel solco della continuità amministrativa dettata dal programma elettorale del 2012.
Adesso la città di pone un interrogativo pesante come un macigno: la spaccatura in seno alla maggioranza consiliare, seguita al citato rimpasto, toglierà fiato al Sindaco Errante al punto da non poter proseguire l’azione amministrativa e la realizzazione del programma elettorale?
Dai numeri che sembrano emergere in queste ore pare che, nonostante la defezione del Pd, di Città nuova e di ‘Castelvetrano Democratica Unita’, il sindaco possa contare su un numero ampio di almeno 16 consiglieri comunali dato che nei prossimi giorni potrebbe aggiungersi Francesco Li Vigni, primo dei non eletti nella lista Api alle elezioni amministrative del 2012, che potrebbe – il condizionale è d’obbligo – aderire al Nuovo Centro Destra o alla lista civica ‘Castelvetrano Futura’ una volta entrato in Consiglio comunale in sostituzione di Salvatore Stuppia, neo assessore. Numero che potrebbe cambiare ancora una volta in favore del Sindaco Errante qualora in sostituzione del consigliere comunale Calogero Giambalvo (che potrebbe dimettersi nelle prossime settimane) potrebbe entrare in consiglio comunale Leo Caraccioli, primo dei non eletti nella lista Futuro e Libertà per l’Italia che nel 2012 ha espresso Felice Errante candidato a Sindaco della città selinuntina.
Sulla nuova composizione della Giunta Municipale della città di Castelvetrano Selinunte il sindaco dichiara: “Nel ringraziare indistintamente tutti i componenti della precedente giunta per l’impegno profuso, voglio augurare ai nuovi arrivati di poter aver presto l’occasione di dimostrare tutto il loro valore, convinto come sono di aver operato una serie di scelte di altissimo spessore a cominciare dai due assessori riconfermati Calcara e Rizzo che nel corso del loro precedente incarico hanno profuso uno straordinario impegno.
Errante si sofferma anche sui nuovi arrivati delineandone il profilo.
“La scelta – sostiene il Sindaco – è caduta su volti nuovi ma affermati come professionisti oltre che nel sociale a cominciare dal giovanissimo avvocato Inzirillo, che divide il suo tempo libero tra la famiglia e coloro che hanno bisogno dimostrando una particolare sensibilità al servizio degli altri. Un’altra professionista impegnata – sottolinea Errante – è Matilde Mattozzi, avvocato, persona capace, determinata e pronta ad offrire alla collettività la sua altissima professionalità”.
“Ed ancora – aggiunge il primo cittadino di Castelvetrano – il dottore Stuppia, medico stimato e politico capace che ha dimostrato doti non comuni di coerenza politica, scegliendo di porsi in aperto contrasto persino con il suo partito che ha deciso di portare avanti una incomprensibile azione di opposizione a questa amministrazione, dopo averne condiviso per quasi tre anni, programmi ed obiettivi. La sua non è stata una scelta facile e merita grande rispetto”.
“Ed infine – conclude Errante – Salvatore Seidita, disoccupato, oggi in mobilità, impegnato, come altri suoi colleghi ,alla risoluzione delle problematiche del gruppo 6 GDO. Questa nomina conferma l’interesse di questa Amministrazione Civica al salvataggio di tutti i posti di lavoro dell’azienda confiscata. Mi piace pensare che insieme a lui la battaglia intrapresa possa presto vedere una positiva conclusione.”
Le deleghe, si precisa in una nota del Sindaco, saranno attribuite con successivo provvedimento.