PER SALVARE I LAVORATORI, TUTTO IL MONDO SINDACALE SI AGGRAPPA ALLA COSIDDETTA MOBILITA’ INTERNA, DISCIPLINATA DALLE LEGGI REGIONALI E DAL CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO DELLA CATEGORIA
Contrari al licenziamento collettivo del personale dipendente dello Ial Sicilia anche Cgil, Cisl, Uil e Snals.
Posizione chiara che emerge dall’esame congiunto del 4 febbraio scorso dove le delegazioni dei sindacati firmatari del Contratto collettivo di lavoro della categoria hanno espresso la contrarietà alla chiusura della procedura di licenziamento prevista dagli articoli 4 e 24 della legge n.223 del 23 luglio 1991.
Dal canto suo, l’ente formativo ha motivato ai sindacati i motivi del ricorso al licenziamento collettivo ai sensi di quanto previsto dal comma terzo dell’articolo 4 della citata legge n.223/91.
L’ente – viene riportato nel citato verbale – come “il ricorso al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione siciliana per l’accoglimento della sospensiva avverso la revoca dell’Accreditamento è stato respinto e, quindi, l’ente dovrà aspettare sicuramente l’udienza di merito al fine di avere riconosciuto eventualmente le proprie ragioni. Udienza di merito della quale ad oggi non si conosce la data di fissazione e che comunque, quantunque questa dovesse essere positiva, i tempi per una eventuale riconoscimento dell’Accreditamento e per una eventuale ripartenza delle attività si prevedono abbastanza lunghi”.
Inoltre, fa presente lo Ial Sicilia che: “la Cigd per l’anno 2014 è stata autorizzata soltanto sino al 10 ottobre 2014 come da verbale di intesa istituzionale del 12 settembre 2014, rimanendo attualmente scoperto il periodo che va dall’11 ottobre al 31 dicembre del 2014, con un probabile aggravio economico nei confronti dell’Ente per l’eventuale onere a proprio carico. E che seguito del decreto interministeriale n. 83473 dell’1 agosto scorso, l’Ente ha richiesto la proroga della Cassa integrazioni guadagni in deroga per tutti i dipendenti attuali degli Interventi Formativi per il periodo dal primo gennaio al 31 maggio del 2015 e che il Centro per l’impiego di Palermo, con nota n.458 del 15 gennaio 2015 ha comunicato l’archiviazione della suddetta istanza di Cigd”.
Dal richiamato esame congiunto con le organizzazioni sindacali firmatarie del Ccnl di categoria emerge anche la posizione dell’ente per l’immediato futuro.
Dallo Ial Sicilia viene precisato, difatti, che “seppur l’ente confida in un esito favorevole nel giudizio di merito da parte del Tribunale amministrativo regionale per la Regione siciliana al fine di riavere l’accreditamento revocato, intende presentare i pacchetti dei progetti formativi per la terza annualità nell’ambito della riedizione per l’annualità formativa 2014-2015 delle proposte di “Percorsi formativi a valere sul Piano Giovani, così come prevista dalla direttiva dell’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione professionale n.76434 dell’8 ottobre 2014. Rimane comunque forte la preoccupazione che in tempi stretti l’ente possa avere riconosciuta la possibilità di intraprendere la propria attività istituzionale e che quindi non è più possibile sostenere il continuo aggravarsi del passivo dell’Ente rappresentato dal lievitare dei costi relativi al personale ed ai debiti nei confronti dell’Erario e dell’Inps”.
I sindacati presenti al richiamato esame congiunto, Cgil, Cisl, Uil e Snals, prendono atto di quanto esposto dall’ente e dell’avvio dell’esame congiunto così come previsto dalla Legge 223/91, dichiarando da subito la propria contrarietà alla procedura di licenziamento collettivo.
Dal rappresentante dello Snals, Pietro Scuderi, emerge che il sindacato sindacale è per l’applicazione della Circolare 10/94 nella consapevolezza che la mobilità a zero ore non dà diritto alla retribuzione ma consente di mantenere il rapporto di lavoro.
Anche Giovanni Migliore della Cisl – si legge nel verbale sindacale – contrario al licenziamento collettivo pone ai presenti un tema estremamente urgente legato alla possibilità di accelerare le procedure di liquidazione del Trattamento di fine rapporto (Tfr) di tutto il personale, sia quello licenziato che quello ancora in forza in considerazione del forte disagio economico di tutto il personale per le motivazioni che tutti conoscono.
Anche la Cgil, contraria al licenziamento collettivo, attraverso Giovanni Lo Cicero, ha posto l’accento sul futuro dell’ente e sulla ipotesi di eventuale liquidazione volontaria o altro.
Il presidente dello Ial Sicilia, Vincenzo Conticello, esclude al momento la liquidazione volontaria. “Ad oggi questo rischio mi sento di escluderlo – dichiara Conticello – anche se è legato a quando e come finirà il giudizio di merito del Tar. Se i tempi dovessero essere estremamente lunghi – aggiunge – questa potrebbe essere una scelta che il Consiglio di amministrazione potrebbe essere costretto ad assumere”.