PERCHE’ A SALEMI, SALAPARUTA E CAMPOBELLO DI MAZARA REGGE L’INTESA PD/NCD E NELLA CITTA’ SELINUNTINA E’ SALTATA? CHI HA TOPPATO? GIRO DI VITE NELLA BUROCRAZIA A PALAZZO PIGNATELLI?
Mentre a Castelvetrano Selinunte la Giunta Municipale è all’opera da qualche giorno resta un rebus la decisione del Partito democratico di restarne fuori. Il Pd cittadino ha parlato di tradimento del programma elettorale e dell’accordo di coalizione che nel maggio 2012 era risultato vincente alle elezioni amministrative. I conti, però, non tornano. Tornata elettorale che aveva visto la coalizione con Pd, Udc dell’ex sindaco Gianni Pompeo, Fli, il partito all’epoca del candidato sindaco Felice Errante e alcune liste civiche e movimenti cittadini spuntarla su Giovanni Lo Sciuto, successivamente eletto al Parlamento siciliano nelle file del Partito dei Siciliani (Mpa) e recentemente passato nel Nuovo centro destra del ministro degli Interni e leader, Angelino Alfano.
Il Pd, come abbiamo raccontato in altra parte del giornale, a seguito di autorevoli indiscrezioni raccolte, avrebbe pagato un prezzo altissimo, nello strappo con Errante. Una vicenda politica che non convince. Una scelta di coerenza e rigore, quella del Pd, stante alla citate indiscrezioni, che lascia una scia di dubbi.
Se la questione politica posta dal Pd castelvetranese si sintetizza, alla fine, nel veto all’ingresso in Giunta di uomini espressione del parlamentare Lo Sciuto, avversario alle elezioni amministrative del 2012, a nostro avviso, il Pd ha toppato più volte.
Intanto perché in Giunta Municipale, lo ribadiamo, non ci sono assessori in quota al parlamentare regionale del Ncd, stesso partito, peraltro, del Sindaco Errante.
E poi perché proprio il Pd ed il Ncd sono stati alleati in almeno tre tornate elettorali ed amministrano ‘a braccetto’. Difatti, Al comune Campobello di Mazara i due partiti hanno condiviso il programma elettorale del candidato Giuseppe Castiglione, risultato poi vincitore alle amministrative del novembre scorso.
Stessa cosa può dirsi per le amministrative del maggio del 2014 nei comuni di Salemi e Salaparuta.
Quindi, giusto per chiarire, perché a Castelvetrano gli uomini di Lo Sciuto non potevano entrare nell’esecutivo cittadino con il Pd mentre per Salaparuta, Campobello e Salemi è stato possibile?
La vittoria alle amministrative nelle richiamate città sono l’esempio dell’alleanza del Pd di Baldo Gucciardi, capogruppo all’Ars e del Nuovo centro destra di Giovanni Lo Sciuto.
Insieme hanno condiviso lo stesso programma politico appoggiando gli stessi candidati sindaci.
Addirittura, nel caso di Salaparuta e Salemi i sindaci, rispettivamente Michele Antonio Saitta e Domenico Venuti, sono espressione del Pd.
Ed allora non si comprende il perché della spaccatura a Castelvetrano tra Pd e Ncd seguita all’azzeramento della Giunta Municipale del Sindaco Errante che al partito del ministro Alfano ha aderito, potendo contare adesso su una larga maggioranza il Consiglio Comunale.
Non facciamo, invece, che l’azzeramento della Giunta abbia dato slancio al tentativo di ribaltone, una sorta di accordo sotto-banco per stravolgere il dato politico-elettorale uscito fuori dalle elezioni a Castelvetrano del 2012?
È un caso che il Pd e gli uomini vicini all’ex sindaco Pompeo oggi siano all’opposizione in Consiglio comunale? Che siano entrati già in campagna elettorale per conquistare tra circa due anni Palazzo Pignatelli?
Si tratta ovviamente di congetture prive di ufficialità. Una sintesi politica tutta da verificare. Certo è che il polverone alzatosi all’indomani dell’azzeramento della Giunta Municipale e le polemiche successive confermano che qualcosa in realtà si è cominciata a muovere. Il tentativo di mettere all’angolo Errante però non è andato a buon fine.
Adesso potrebbe aprirsi una nuova partita: quella del rinnovamento ai vertici della burocrazia. Riuscirà il Sindaco Errante e la sua maggioranza a dare un volto nuovo agli uffici comunali? Saprà fare pulizie e rimuovere, laddove necessario, le incrostazioni del passato?
Una scommessa complessa ma al tempo stesso stimolante.