GIUNTA REGIONALE VARA IL PIANO STRAORDINARIO: RAFFORZARE L’OCCUPABILITA’ IN SICILIA. RISORSE PER CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN DEROGA, PREPENSIONAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E RICOLLOCAMENTO LAVORATIVO E AIUTI ALLE FAMIGLIE SOTTO LA SOGLIA DI POVERTA’. OPERAZIONE DA 242 MILIONI DI EURO, FRUTTO DELLA PROGRAMMAZIONE DI UN NUOVO PAC ATTRAVERSO LA RIMODULAIZONE DEL PIANO OPERATIVO FSE SICILIA 2007/2013. UN PROGRAMMA ESTERNO, PARALLELO, DEDICATO AL TEMA DELL’OCCUPAZIONE
Buone notizie per la Formazione professionale in Sicilia, per il mondo del lavoro e per il contrasto alla povertà.
Il Governo regionale ha apprezzato ieri in giunta il “Piano straordinario: Rafforzare l’occupabilità in Sicilia”.
Importanti i riflessi sul settore della formazione professionale e sul mondo del lavoro siciliano. Si sbloccano definitivamente le risorse destinate alla copertura degli ammortizzatori sociali per il 2014 destinati ai lavoratori aventi diritto in Sicilia, compresi gli operatori della Formazione professionale.
È stata recuperata la misura sul prepensionamento in favore dei possessori dei requisiti previsti dalla legge in vigore per alleggerire il settore della Formazione professionale. Misura prevista originariamente nel Piano Giovani, rimossa nei mesi scorsi dal ministero dell’economia e dello sviluppo economico e ripresa attraverso l’intervento dell’assessore alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello. Potrà diventare realtà, finalmente dopo due anni di chiacchiere che hanno caratterizzato la sterile azione del precedente assessore alla Formazione professionale, anche la riqualificazione dei lavoratori iscritti all’Albo regionale privi di lavoro o in sovra numero che, attraverso l’introduzione dei contratti di ricollocazione, potranno essere favoriti nella delicata fase del reinserimento nel mondo del lavoro. Azione destinata agli operatori ad oggi privi di occupazione.
Quella del Piano è un’operazione da 242 milioni e 700 mila euro che ha visto impegnato in prima linea l’assessore alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello, col supporto del dirigente generale Gianni Silvia che in Sicilia è anche Autorità di Gestione del Fondo sociale europeo.
“Esprimo soddisfazione – dichiara l’assessore Lo Bello – per l’importante risultato raggiunto che da ossigeno al settore. Un primo passo in avanti – aggiunge – verso la riforma della Formazione professionale nel solco delle tutele occupazionali e della qualificazione del sistema formativo regionale”.
Il citato Piano, in effetti, prende le mosse da una complessa fase di riprogrammazione delle risorse che parte dalla rimodulazione del Piano operativo Fse Sicilia 2007/2013, dal quale derivano i 242 milioni spostati su un nuovo contenitore che è stato inserito in un nuovo Piano azione e coesione.
Difatti, La Regione Siciliana, in conformità a quanto condiviso con il Gruppo di Azione istituito in seno al Pac, con nota DPS n.9271 dell’8 ottobre 2014, e i membri del Comitato di Sorveglianza del Piano Operativo Fondo sociale europeo Obiettivo Convergenza Sicilia 2007-2013, approvato con procedura scritta n. 6/2014 avviata con nota n.4061 del 09 ottobre 2014 e chiusa con nota n.4256 del 20 ottobre 2014, ha deciso di far confluire parte delle risorse nazionali di co finanziamento del citato Piano operativo Fse, in un Programma esterno, parallelo, dedicato al tema dell’occupazione, in particolare di disoccupati adulti e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro.
Una volta apprezzato ieri sera, come dicevamo, della giunta regionale, il documento sarà inviato al Comitato di direzione del Piano azione e coesione per la definitiva approvazione. Comitato che vede presenti il ministero dell’Economia, dello Sviluppo economico, del Lavoro e un rappresentante della Commissione europea. Struttura con la quale l’Autorità di gestione si è già confrontata nelle settimane precedenti all’apprezzamento del nuovo piano in giunta.
Il richiamato Piano tratteggia lo strumento con cui, in una fase di transizione dalla programmazione 2007/2013 a quella del 2014/2020 del Fse, la Regione mira a fare fronte alla emergenza occupazionale con cui si trova confrontata. Attraverso l’implementazione di questo Piano, la Regione siciliana intende, con risposte concrete, porre sia un argine all’aumento della disoccupazione, in particolare delle componenti adulte del mercato del lavoro siciliano (fascia di età compresa tra i 35 ed i 64 anni) sia contrastare la diffusione della povertà, che proprio per la mancanza di lavoro, ha registrato in Sicilia in quest’ultimo quinquennio un forte incremento.
Il Piano è articolato in ambiti di intervento e azioni che di seguito si riprendono.
All’ambito ‘rafforzamento politiche attive’ sono stati destinati 200 milioni di euro, di cui 150 in ammortizzatori sociali e 50 in politiche attive destinate a formazione orientativa, supporto ai processi di apprendimento professionale e supporto all’inserimento lavorativo. Destinatari delle citate azioni: lavoratrici e lavoratori sospesi o comunque che beneficiano o hanno beneficiato nel 2014 di ammortizzatori in deroga. Obiettivo dell’ambito di intervento è sostenere economicamente i lavoratori a rischio di perdita del posto di lavoro, agevolare il periodo di transizione da una posizione lavorativa ad un’altra e rafforzare l’occupabilità di quei lavoratori percettori di ammortizzatori in deroga a maggiore rischio di fuori uscita dal mercato del lavoro.
Al ‘rafforzamento per gli interventi per l’inserimento lavorativo’ è stato destinato l’importo di 35 milioni di euro, di cui 15 milioni per l’azione ‘contratti di ricollocazione’ e 20 milioni per l’azione ‘ricollocazione e riqualificazione dei lavoratori del sistema della Formazione professionale siciliana’.
Destinatari dei ‘contratti di ricollocazione’ sono disoccupati adulti di età compresa fra i 24 e 55 anni, con priorità per le donne e per quelli disoccupati da oltre 12 mesi. L’obiettivo è quello di ampliare le opportunità di transito dei lavoratori da una condizione di disoccupazione ad una di lavoro, sperimentare soluzioni innovative di intervento a contrasto della disoccupazione e rafforzare il raccordo fra sistema delle imprese e sistema di intermediazione domanda‐offerta di lavoro.
Destinatari dell’azione ‘Ricollocazione e Riqualificazione dei lavoratori del sistema della Formazione professionale siciliana’ sono gli Operatori della formazione professionale iscritti all’Albo regionale di cui alla legge regionale n.24 del 6 marzo 1976. L’obiettivo è quello di accompagnare i lavoratori in sovra numero del sistema della formazione professionale siciliano verso altre opportunità lavorative o la pensione, innalzare la qualità del sistema regionale della formazione professionale e favorire il ricambio generazionale.
Sette milioni sono destinati al ’rafforzamento degli interventi di contrasto alla povertà’ con azioni di Workfare. I soggetti beneficiari sono i nuclei familiari in condizione di povertà e con Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente, strumento di valutazione, attraverso criteri unificati, della situazione economica di chi richiede prestazioni sociali agevolate o l’accesso a condizioni agevolate ai servizi di pubblica utilità) non superiore ad euro 10 mila euro. Obiettivo dell’azione è quello della riduzione del fabbisogno e fuoriuscita dalla marginalità, della promozione dell’autonomia economica delle persone, della maggiore perequazione sociale e dell’aumento dell’occupabilità di soggetti a rischio di emarginazione sociale.
Ed infine, all’ambito di intervento ‘Rafforzamento sistema informativo, assistenza e valutazione’ sono stati destinati 700 mila di euro.
2 commenti
ogni tanto una buona notizia….DIO esiste
Ieri la Giunta Regionale ha deliberato l’utilizzazione, nell’ambito del P.A.C., dei 242 milioni di euro di fondi comunitari non impegnati e non spesi in tempo utile, assegnandone 150 per le politiche passive (cig e mobilità, in deroga) e 50 per politiche attive (Contratto di ricollocazione, Bonus occupazionale ed altre misure minori). In base a quanto comunicato nell’incontro del 3 febbraio u.s., sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio, con i 150 milioni di cui sopra si potranno pagare tutte le istanze per ammortizzatori in deroga già accolte o che potranno essere accolte in applicazione della vigente normativa, compreso il settore della formazione professionale, per l’intero 2014. A questo punto manca solo un formale passaggio amministrativo presso il DPS (Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica) e subito dopo, su richiesta della Regione Siciliana, i fondi potranno essere trasferiti all’INPS per effettuare i pagamenti.