AMMONTA A CIRCA 3 MILIONI DI EURO PER CONTRIBUTI INCAMERATI IN MANIERA FRAUDOLENTA. COINVOLTI ALCUNI CENTRI DI ASSISTENZA AGRICOLA DEL CATANESE
“Un danno diretto a tutti gli agricoltori siciliani. La Regione si costituirà parte civile”. Ad affermarlo l’assessore regionale dell’agricoltura, Nino Caleca che esprime: “apprezzamento alla Procura della Repubblica di Caltagirone per il lavoro svolto che ha portato alla scoperta di una ingente truffa ai danni degli agricoltori siciliani”.
“In questo procedimento – dichiara Caleca – il Governo regionale chiederà di costituirsi parte civile”.
“Questi comportamenti criminali, infatti – sostiene l’assessore dell’agricoltura – danneggiano i siciliani tutti e creano forte pregiudizio all’immagine di una Sicilia che fa agricoltura con sacrificio, passione e onestà”.
Ciò che emerge dalle indagini – continua Caleca – conferma ancora una volta che, anche in agricoltura occorre rafforzare quelle norme penali e quei comportamenti che impediscono le infiltrazioni mafiose e criminali: rating di legalità, codici etici e protocolli di legalità”.
“A partire dai prossimi bandi – conclude l’assessore dell’agricoltura – che riguarderanno il Piano di sviluppo rurale (Psr) 2014/2020 questi elementi saranno considerati prioritari nell’esame delle domande di finanziamento”.
La presa di posizione forte del componente della giunta di governo guidata dal presidente Rosario Crocetta segue il fatto di cronaca di ieri che racconta la scoperta della guardia di Finanza di Caltagirone di una truffa ai danni dell’Unione europea da tre milioni di euro.
Tramite i centri di assistenza agricola risalivano alle zone rurali sulle quali non erano ancora stati richiesti contributi all’Unione europea. E tramite una serie di prestanome e funzionari compiacenti presentavano le domande, ottenendo i contributi a valere sulla Politica agricola comune (Pac), incamerandoli in maniera fraudolenta. Eseguite già nove esecuzioni di ordini di custodia cautelare, tre dei quali verso i titolari dei Centri di assistenza agricola (Caa) che hanno emesso le false certificazioni all’Unione europea. Indagati in 57.