LETTERA APERTA DELLO SNALS CONFSAL PRESIDENTE DELLA REGIONE, ROSARIO CROCETTA. IL SINDACATO PUNTA AD UN SOGGETTO PUBBLICO LASCIANDO FUORI TUTTI GLI ENTI FORMATIVI PRIVATI
Fuori i soggetti privati dalla Formazione professionale? È quanto sembra emergere dalla lettera indirizzata dallo Snals Confsal, a firma del coordinatore regionale settore formazione professionale, Giuseppe Milazzo, sindacato firmatario del Contratto collettivo di lavoro nella Formazione professionale in Sicilia, al Governatore della Sicilia.
Nell’analisi sullo stato di salute del comparto, il sindacato punta il dito sulla necessità di individuare un organismo, Agenzia, pubblico od a partecipazione pubblica, in grado di fornire risposte positive ad una serie di interrogativi che hanno messo in ginocchio il sistema. Il riferimento va al pagamento mensile delle retribuzioni, alla gestione dei bandi pubblici e d al rispetto del Contratto collettivo di categoria ed alla capacità economica concreta di poter pagare prima i lavoratori e dopo il Documento unico di regolarità contributiva (Durc).
Per lo Snals Confsal gli enti formativi ad oggi non hanno dimostrato di saper dare risposte esaustive. Ecco il motivo del richiamo ad un soggetto pubblico.
Di seguito, si richiama il testo della lettera aperta indirizzata dallo Snals Confsal al presidente della regione Rosario Crocetta.
Lettera aperta al presidente della Regione Crocetta
‘Osservazioni sul riordino del sistema Formazione professionale’
“Egregio Presidente del Governo Siciliano, lo scrivente nella qualità di coordinatore regionale Snals Confsal del settore della formazione professionale, Le riferisco che condividiamo in toto ciò che è stato da Lei dichiarato in merito al riordino del sistema della formazione professionale e siamo pronti a collaborare per il raggiungimento di quegli obiettivi che possono dare un vero respiro a questo settore in Sicilia e a tutti i soggetti coinvolti.
Ma mi corre l’obbligo di fare delle osservazioni su quanto da Lei dichiarato.
Innanzitutto, chi è in grado di garantire il servizio?
Come tutti sanno, in Sicilia, a seguito di processi di riqualificazione e aggiornamento, sono presenti circa 8000 lavoratori professionisti, alcuni ancora in servizio a tempo indeterminato impegnati nel settore della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, ed altri abbandonati e privi di incarico in attesa di un incarico o di sostegno al reddito. Cittadini Siciliani iscritti all’Albo regionale della formazione professionale con esperienza maturata nel settore da più di 20 anni.
In questi anni l’obiettivo del servizio reso ai cittadini siciliani è stato quello di formare corsisti interessati ad acquisire competenze e qualifiche, di riqualificare dipendenti pubblici e funzionari della pubblica amministrazione e di svolgere politiche attive del lavoro attraverso percorsi di orientamento alla ricerca attiva del lavoro. Persone che si sono impegnate, e continuano ad impegnarsi, con dedizione e professionalità in tutti gli Enti, presso i Centri per l’Impiego e presso i Comuni siciliani dislocati nelle diverse province della Sicilia al fine di raggiungere i risultati che sono stati previsti nei bandi della Regione Sicilia.
Tutti hanno lavorato, e continuano a lavorare, regolarmente e giornalmente, ma non hanno mai percepito, come di diritto, lo stipendio con cadenza mensile.
Allora credo che occorre “attenzionare” questo aspetto che, secondo la nostra organizzazione, non è marginale ma fondamentale.
Inoltre, chi dovrebbe gestire i bandi della formazione professionale in Sicilia, è in grado di garantire ed erogare lo stipendio ogni mese?
E’ in grado di applicare in toto il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro?
In Sicilia è necessaria una struttura snella, cioè capace di operare in maniera fluida evitando lungaggini burocratiche, e che abbia la capacità economica concreta di poter pagare prima i lavoratori e poi il Durc.
La nostra organizzazione sindacale è pronta ed aperta a tutti i confronti; siamo convinti che il sistema della formazione professionale in Sicilia debba riadattarsi alle leggi in vigore ed affidare la gestione del servizio formazione e politiche attive del lavoro ad una agenzia (pubblica o a partecipazione pubblica), che possa garantire ai lavoratori la regolarità della retribuzione.
Siamo pronti a discutere con tutti coloro che hanno la volontà e la concretezza di creare una struttura valida ed efficace nell’erogazione del servizio.
Abbiamo bisogno di Enti Gestori e non “passa carte”, agenzie capaci di gestire il sistema e garantire la retribuzione a chi lavora ed eroga il servizio di formazione professionale e politiche attive del lavoro, altrimenti continuiamo a creare un carrozzone che non sarà per niente utile alla Sicilia ed ai siciliani”.
Sicilia ON Press. Tutti i diritti riservati. Testata giornalistica registrata al Tribunale di Agrigento al n. 314 del 10/01/2013. Direttore: Franco Pullara. Società editrice: SE.CO.FORM. S.R.L.
Sito creato da Salvo Vinciguerra Architetto.
Formazione. Milazzo (Snals): La Regioni si doti di una Agenzia pubblica
By vedisotto4 Minuti di lettura
3 commenti
Ogni tanto ci pensate… E fate qualche articolo fantascientifico!!!
La gente muore di fame è questa la verita!!! E voi non state facendo nulla…
Vergognatevi tutti.
Ma questo da dove spunta !!!!!!!
Sta scoprendo l’acqua calda !!!!!
Che vergogna di protagonismo alle spalle dei lavoratori
I sindacati intimi alleati di questo governo disfattista e fallimentare.
Curano soltanto i loro interessi e stringono alleanze con Crocetta e compagni di merenda … Ho restituito la tessera al sindacato già da diverso tempo … Non meritano neanche di essere letti come questo che sembra essere arrivato domani …
Ci avete rovinati tutti … Enti , Governo e Sindacati !!!