Entro il prossimo 13 Marzo, il Consiglio Comunale dovrà approvare l’adesione al piano decennale di risanamento delle casse comunali. Giorno 13 cade il trentesimo giorno dalla data di presentazione della relazione del dirigente alle Finanze sugli equilibri finanziari. Entro trenta giorni, infatti, dalla relazione che evidenzia uno squilibrio dovuto alle minori entrate che non coprono la spesa corrente dell’Ente, l’Amministrazione comunale può tentare di evitare di dichiarare il dissesto finanziario, attraverso l’adesione alla pianificazione dei debiti in dieci anni sotto il controllo della Corte dei conti.
Dopo l’approvazione all’adesione al piano di risanamento da parte del civico consesso, il Comune deve entro 90 giorni mettere nero su bianco ed indicare quali saranno i sacrifici che dovranno fare i favaresi per i prossimi dieci anni.
Il piano di risanamento dovrà essere inviato al Ministero dell’Economia e alla Corte dei conti per la definitiva approvazione. In caso di una bocciatura del piano, il Comune non potrà evitare il dissesto finanziario con lo scioglimento automatico del Consiglio e la nomina di un commissario che guiderà per due anni le finanze comunali.
I favaresi, in un caso o nell’altro, dovranno aspettarsi anni di sacrifici, mentre già la politica alimenta la polemica sui maggiori responsabili del danno prodotto alla città.