IL GOVERNO REGIONALE BRANCOLA NEL BUIO E LA SICILIA CONTINUA AD ESSERE ORFANA DI UN SISTEMA DEI SERVIZI PER IL LAVORO IN GRADO DI DARE RISPOSTE OCCUPAZIONALI. IL PIANO GARANZIA GIOVANI SICILIA E’ DESTINATO AL TOTALE FALLIMENTO
Mentre il Governo regionale brancola nel buio e le organizzazioni sindacali, a vario titolo, ‘arrancano’ nel confronto, sempre più singhiozzante, con gli assessori regionali al Lavoro ed alla Formazione professionale, rispettivamente Bruno Caruso e Mariella Lo Bello, i lavoratori si sono organizzati e in diverse parti della Sicilia hanno messo in piedi momenti di composta e democratica protesta.
Oltre al sit in di Palermo, che vede diverse decine di operatori ex Sportelli Multifunzionali manifestare compostamente davanti i cancelli dell’assessorato regionale al Lavoro di via Trinacria, attivi anche i colleghi della provincia di Enna, impegnati, anch’essi nel progetto Garanzia Giovani con un contratto di soli tre mesi presso il Ciapi di Priolo.
Ad Enna gli operatori si sono riuniti in assemblea, al di fuori dell’orario di lavoro, nei locali del Centro per l’impiego, per protestare, come riporta il comunicato diffuso: “contro la cattiva volontà di questo governo regionale di affrontare e risolvere i problemi di una categoria martoriata da troppo tempo”. Hanno preso parte all’assemblea i segretari provinciali della Flc Cgil, Lillo Fasciana e della Uil, Enzo Savarino.
Per gli operatori della provincia di Enna: “Il programma Garanzia Giovani che si avvia inesorabilmente verso il fallimento, incarna l’assenza di politiche governative in grado di dare risposte ai giovani siciliani per i quali il programma avrebbe rappresentato una delle poche opportunità di riscatto e di inserimento nel mercato del lavoro”.
Dalla lettura del citato documento emerge come: “I lavoratori esperti delle politiche attive del lavoro, che costituiscono un anello fondamentale per il potenziamento dell’occupabilità non soltanto per i giovani ma anche per tutta quella platea dei disoccupati che hanno diritto ad un servizio di orientamento formativo e professionale, chiedono al governo di conoscere qual è il progetto che intende realizzare per questi lavoratori che tra circa un mese concluderanno l’esperienza con il Ciapi di Priolo per ritornare, nella migliore delle ipotesi, nel limbo dell’incertezza lavorativa”.
Gli operatori della provincia di Enna: “Censurano energicamente le esternazioni irresponsabili, dei giorni scorsi, dell’assessore al Lavoro, Caruso, che alimentano un clima già incandescente e accrescono la loro rabbia e la loro indignazione e non accettano di arrendersi all’immobilismo di un governo ormai allo sbando e proclamano lo stato di agitazione con iniziative di lotta che coinvolgeranno tutti i lavoratori del settore. La salvaguardia del posto di lavoro sarà d’ora in poi l’unico obiettivo da raggiungere”.