Giuseppe Moscato
Assente il sindaco Rosario Manganella, da giorni fuori sede per motivi personali, il cerino si è spento nelle mani del suo vice Carmelina Vita che, suo malgrado, ha dovuto firmare la delibera che sancisce il disequilibrio di bilancio. Se vogliamo sintetizzare in due parole, per una migliore comprensione, il dissesto finanziario. La triste realtà di cui si parla da diversi mesi che adesso è ufficiale, nero su bianco dichiarata dalla responsabile dei servizi finanziari del Comune, Carmelina Russello, e deliberata dalla Giunta comunale. La proposta per cercare di porvi rimedio è quella del riequilibrio decennale per risanare le casse dell’Ente, decisione che dovrà essere presa dal Consiglio comunale entro il prossimo 13 marzo. Richiesta che dovrà essere approvata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Ma quali sono i punti che hanno decretato il disequilibrio? Ecco cosa si legge nella relazione della Russello: “Alla data del 31 dicembre 2014 l’Ente chiude con uno squilibrio di parte corrente pari a €. 932.534,03, unito al disavanzo di amministrazione del rendiconto della gestione anno 2013 pari €. 3.197.957,05”. In ragione di ciò la responsabile dei servizi finanziari invita l’amministrazione ed il consiglio comunale a richiedere il ricorso alla procedura di riequilibrio pluriennale finanziario “quale unica misura correttiva adottabile al fine di evitare il dissesto finanziario del Comune di Favara”. Non si tratta comunque di un fulmine a ciel sereno in quanto da anni, nell’esaminare i conti consuntivi , la Corte dei Conti aveva fatto diversi rilievi chiedendo al Comune, a questo punto pare proprio inutilmente, di adottare drastiche misure correttive per evitare il crac finanziario.
La stessa dottoressa Russello ne evidenzia alcune nella sua relazione, puntando il dito verso l’amministrazione comunale di Manganella: “a tutt’oggi si attende la realizzazione della misure correttive approvate dal consiglio comunale nel febbraio 2014, ovvero il recupero degli oneri di urbanizzazione pregressi ancora da incassare; la predisposizione del piano per la valorizzazione degli immobile comunali ai fini dell’alienazione dei beni non strumentali”. Una situazione che adesso è al collasso e che di fatto blocca qualsiasi spesa dell’Ente. La dirigenti, infatti, chiude la sua relazione informando: “la sospensione con effetto immediato del rilascio di attestazioni di copertura finanziaria fino a quando non verranno adottati i provvedimenti di riequilibrio”.
1 commento
Importante che l’iter sul metano sta andando avanti, che il piano sul Paes è partito, che la gara sul servizio di raccolta rifiuti prima o poi bisogna farla, che il problema con Girgenti Acque non ce l’abbiamo solo noi, che le modifiche fatte sul regolamento cimiteriale hanno dato l’opportunità di ricongiungere alcuni cari, che si stia pensando a proporre un piano per la riduzione energetica dell’illuminazione pubblica, che si sia approvato il nuovo Prg, che si tolga l’immondizia che quotidianamente viene gettata in viale Berlinguer, che si possa arrivare sino all’ultimo giorno di questa legislatura.
Il dissesto? Non va di certo a sconvolgere più di tanto le cose.