SONO I RESPONSABILI DEI PROCESSI DELLA PROVINCIA DI CATANIA LAURA ALIANO, ROSA MARIA ARENA, GIUSEPPA BERTINO, SALVATORE CONTI, CARMELO MELI E SEBASTIANA PRIVITERA A PRENDERE LE DISTANZE DAL TESTO CHE NON E’ STATO CONDIVISO, APPROVATO E FIRMATO
A Catania si spacca il fronte di protesta degli operatori ex sportelli multifunzionali? C’è una vicenda che sembrerebbe evidenziare una crepa nel fronte di lotta a difesa del posto di lavoro in questa fase delicatissima della trattativa fra il Governo regionale e le parti sociali sul futuro di circa 1600 lavoratori, il cui contratto presso il Ciapi di Priolo scadrà il 9 aprile prossimo. Oppure si tratta più semplicemente una precisazione doverosa di coloro che il documento non lo hanno condiviso, né tantomeno approvato, benché mai sottoscritto.
La questione ha a che fare con il documento diffuso ed elaborato dagli operatori esperti nelle politiche attive del lavoro della provincia di Catania, il cui contenuto è stato oggetto di un nostro articolo riportato in altra parte del giornale. Documento che aveva messo a nudo disfunzioni e danno sociale dalla gestione del Piano della Garanzia Giovani, e che adesso è oggetto di una presa di distanza da parte di alcuni lavoratori che non lo riconoscono. Si tratta dei ‘Responsabili dei processi’ in provincia di Catania, incaricati dal Ciapi di Priolo nell’ambito dell’attuazione del Programma Garanzia Giovani in Sicilia.
In una nota trasmessa in redazione, a firma di Laura Aliano, Rosa Maria Arena, Giuseppa Bertino, Salvatore Conti, Carmelo Meli e Sebastiana Privitera, si legge: “Avuta conoscenza, nel primo pomeriggio di oggi (ieri per chi legge), di un testo che sta circolando, intestato come ‘Comunicato Stampa degli operatori Ciapi impegnati nel programma Garanzia Giovani’ e che recherebbe in calce ‘Firmato dagli operatori delle politiche attive del Ciapi – Sedi di Catania’, gli scriventi ritengono di dovere rilevare ed evidenziare che tale documento non risulta condiviso, approvato e dunque nemmeno firmato dagli operatori del Ciapi, come invece vi si afferma. Il contenuto del testo rappresenta l’opinione degli estensori”.