LA RISPOSTA DEL SINDACATO AGLI ATTACCHI DALL’INTERNO ED ALLE POLEMICHE PRECEDENTI ALL’ELEZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE NON SI E’ FATTA ATTENDERE ANCHE IN SICILIA. DA RAGUSA PARTE UN MESSAGGIO FORTE DI IDENTITA’, SOLIDARIETA’, RINNOVAMENTO E CAMBIAMENTO DI UN SINDACATO CHE GUARDA AVANTI RITROVANDOSI INTORNO A PAOLO CAPONE, IL NUOVO VOLTO
“Ripartire dal valore della confederalità per rilanciare con maggiore vigore la politica sindacale. Dobbiamo ritornare sui territori per ricostruire un rapporto privilegiato con i nostri iscritti, per evitare il rischio dello sgretolamento e producendo gli sforzi necessari a rinforzare le fondamenta di un sindacato solidale”.
Ad affermarlo Ornella Petillo, segretario confederale di Ugl, intervenendo ai lavori del convegno sul tema: “Più tutele per il lavoro femminile e azioni concrete per la Conciliazione dei Tempi” organizzato lo scorso 12 marzo dall’Ufficio provinciale Pari Opportunità dell’Unione territoriale del lavoro di Ragusa, presso la sala convegni del Palazzo della Provincia.
“La politica sindacale non si è mai fermata – sostiene la Petillo – nonostante i tentativi si indebolirne l’organizzazione dall’interno con comportamenti irresponsabili registratisi nei mesi scorsi, è andata avanti grazie al cambiamento fortemente voluto dalla stragrande maggioranza della classe dirigente di Ugl ritrovatasi sul nome di Paolo Capone, nostro segretario generale, rieletto con quorum dei due terzi valido lo scorso 20 febbraio”.
“Ugl è un sindacato vivo più che mai – aggiunge – vicino ai lavoratori ed agli iscritti e che ragiona sulla ricostruzione di una identità collettiva, sgombra da corporativismi che non appartengono alla storia solidare di Ugl. Ripartire, quindi, da una dimensione collettiva che non sia la fredda sommatoria degli interessi delle singole federazioni ma valore del sociale inteso come sacrificio di un pezzo del nostro egoismo verso coloro che hanno più bisogno di noi”.
“Ripartire dalle politiche di genere, dunque, è quello che come Ugl stiamo facendo in tutto il territorio nazionale – puntualizza il segretario confederale – organizzando momenti di confronto dedicati al lavoro femminile. E Ragusa ne è esempio, importante e ben riuscito, di convegno dedicato al sistema di tutele per il lavoro femminile ed all’analisi delle criticità per la conciliazione dei tempi lavoro-famiglia”.
“Da Ragusa riparte – conclude la Petillo – la Sicilia intorno a Paolo Capone, rappresentata dalla stragrande maggioranza di iscritti e dirigenti che credono fermamente nel processo di rinnovamento e cambiamento avviato dal nuovo corso, dopo il 20 febbraio”.