DOPO L’INCONTRO CON I LAVORATORI LIBERI ED I SINDACATI AUTONOMI E DI BASE ISTITUITI TAVOLI TEMATICI PER AFFRONTARE LE CRITICITA’. SOTTO ESAME IL CIAPI ED IL PROGETTO PROMETEO. RINVIATO A DOMANI IL CHIARIMENTO SUL FUTURO LAVORATORI DEGLI OPERATORI ESPERTI IN POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO
Nessun passo in avanti nella vertenza della Formazione professionale, i lavoratori restano ancora senza retribuzioni e con il futuro appeso ad un filo.
Si è tenuto questo pomeriggio a Palermo presso Palazzo d’Orleans, se del governo regionale, l’incontro atteso da settimane tra i lavoratori liberi ed i sindacati autonomi e di base ed il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta ed il dirigente generale del dipartimento Formazione professionale, Gianni Silvia. Confronto dall’esito scontato: si è risolto poco e niente e il tutto è stato rinviato di una settimana.
I temi posti sul tavolo della trattativa sono sempre gli stessi che tengono banco da due anni.
A partire dallo sblocco delle risorse relative al finanziamento della terza annualità dell’Avviso 20/2011 e delle somme relative alla copertura della Cassa integrazione in deroga per il 2014.
Il primo punto è legato alla disponibilità delle risorse sul Piano giovani – Pac di circa 130 milioni di euro la cui criticità è legata al fatto che è intervenuta la normativa nazionale (finanziaria 2014) che ha stabilito che queste risorse dovessero prima di essere utilizzate, passare la vaglio dello Stato e dei ministeri competenti. Va chiarito che, tale normativa prevede che tutti gli impegni che non sono stati trasmessi al sistema Igrue entro il 30 settembre 2014 diventano disponibili rispetto ad ipotesi di manovre alternative da parte dello Stato. La criticità nasce dal fatto che una norma nazionale, in maniera retroattiva, ha paradossalmente bloccato le lancette del tempo, portandole indietro, nel senso che il cui decreto d’impegno del dipartimento Formazione professionale sulla copertura della richiamata terza annualità formativa, pur essendo stato regolarmente registrato dalla Ragioneria, non viene riconosciuto allo stato attuale dal governo nazionale. La legge, difatti, prevedeva che, entro 60 giorni, un apposito gruppo formato da rappresentanti dei ministeri interessati, dopo una fase di monitoraggio, avesse offerto al decisore politico le linee di intervento. Sono passati i 60 giorni ed ancora nulla si è sbloccato. Se da un lato il governo nazionale ha imbalsamato, di fatto, le risorse, dall’altro il governo non ha lesinato confronti, sollecitazioni e visite continue a Roma per sbloccare prioritariamente questa vicenda il cui impatto sociale potrebbe essere per la Sicilia e per i lavoratori del settore devastante. Ad oggi, però, nessun passo in avanti è stato fatto.
Sulla copertura di 150 milioni di euro per la Cigd 2014 si aspetta l’ok da Roma. Le risorse sono previste nel ‘Piano straordinario: rafforzare l’occupazione in Sicilia’ (conosciuto anche come Pac 4), nella misura Rafforzamento politiche attive e nello specifico nell’azione: ‘Sostegno al reddito con l’accesso all’attivazione’. Anche su questa vicenda il Governo regionale ha compiuto sforzi nella direzione dello sblocco delle risorse. Impegno che prosegue ma che ad oggi non è stato sufficiente visto che nulla è cambiato: le risorse restano congelate a Roma.
Sulla programmazione degli interventi formativi si è registrato un primo passo in avanti con l’istituzione del Comitato di Sorveglianza con delibera di Giunta dei giorni scorsi. Uno dei passaggi propedeutici per arrivare all’Avviso pubblico.
Sulle difficoltà del progetto Prometeo, che ricordiamo è stato finanziato dal governo regionale per 35 milioni di euro in favore del Ciapi di Priolo per occupare il personale licenziato dagli enti formativi di appartenenza o sospeso, è emersa la criticità circa la partenza di altri 43 corsi circa, oltre ai ritardi nei pagamenti delle spettanza, ferme al novembre 2014. Il presidente del Ciapi, Egidio Ortisi, dovrebbe partecipare a prossimo incontro tra il Presidente della Regione ed i lavoratori per chiarire lo stato dell’arte sul progetto.
Si è anche stabilito che saranno avviati Tavoli tematici sulle singole criticità e sulle tre filiere per affrontare le varie questioni.
Sul tema legato al futuro lavorativo degli operatori esperti in politiche attive del lavoro il presidente Crocetta ha dichiarato che la questione va chiarita una volta per tutte per giungere ad una definizione, anche se in governo in questa materia non ha avuto una linea chiara, a partire dalla vicenda dei pagamenti ai lavoratori che non possono aspettare il finanziamento a rimborso. In tal senso, si terrà domani alle 15,30 un apposito incontro con gli operatori esperti in politiche attive del lavoro e assessore Caruso, prima del faccia a faccia con i sindacati confederali.
E infine, sulla vicenda della riforma del settore secondo il Governo regionale i ritardi sono dovuti al fatto che il disegno di legge si è impantanata in Commissione Lavoro all’Ars. È stato il Governatore Crocetta ad assumere con i lavoratori l’impegno di convocare nei prossimi giorni il presidente della citata Commissione parlamentare, Marcello Greco, l’assessore al ramo, Mariella Lo Bello ed il dirigente generale Silvia, per fare il punto sull’iter parlamentare. Il presidente della Regione sul tema ha anche pensato all’idea di istituire un fondo di solidarietà che dovrebbe intervenire a sostegno dei lavoratori per i periodi di inattività.
Le continue difficoltà tra Roma e Palermo appaiono davvero paradossali, atteso che i due governi hanno una comune matrice. Eppure per come si sono messe le cose le distanza sembrano giustificare diverse linee politiche come se ci fosse una contrapposizione tra due governi appartenenti a diverse coalizioni politiche.
4 commenti
Crocetta e i suoi scagnozzi non fanno altro che perdere ancora tempo. Ancora una volta, un solo problema di quelli in campo non ha trovato soluzione: riforma del settore impantanata, esodi incentivanti, non se ne parla piu’, forse sono spariti i 40 milioni di euro, agenzia per il lavoro, non se ne sa piu’ niente ed e’ svanita nel nulla, la cassa integrazione ferma a Roma e nessuno fa niente per sbloccarla, i finanziamenti della terza annualita’, anche essi compromessi perche’ le somme non sono state impegnate entro il 30 settembre 2014, per quanto riguarda i servizi per l’impiego il governo non sa che cosa fare, ha chiesto aiuto ai sindacati E AGLI ENTI, per risolvere non si capisce bene il problema, una ipotesi di accordo formulata dal governo che non ha ne capo ne coda. ABBIAMO ANCORA IL CORAGGIO DI CREDERE A QUESTI TERRORISTI, POLITICANTI DA STRAPAZZO CHE STANNO GIOCANDO CON LE NOSTRE VITE DA PIU’ DI 3 ANNI? sono colpevoli di questo sfascio e devono immediatamente trovare le soluzioni, altrimenti non avranno scampo, devono solo capire che con la disperazione di chi perde il lavoro ed il futuro, non c’e’ spazio non si puo’ scherzare.
Se fossero gente con gli attributi e vlessero fare gli interessi del popolo siciliano, ridotto cosi’…..andrebbero a Roma a reclamare seriamente per i nostri diritti calpestati a piu’ riprese….non abbiamo bisogno della loro elemosina la sicilia ha potenzialita’ e risorse per stare piu’ che bene in AUTONOMIA TOTALE basterebbe un governo onesto che sappia gestire le nostre risorse bene vedi pesca agricoltura turismo beni culturali energie alternative petrolio etc etc trattenendo i 10 miliardi di euro di tasse che versiamo a Roma ogni anno !!!!! LI GESTIREMMO NOI SANITA’ FORMAZIONE E SCUOLA E VEDI COME FINIREBBERO I PROBLEMI!! MA SICCOME SONO SOLO UNA MANATA DI MANGIAFRANCHI ED INETTI CONTINUAMO A SUBIRE !!
Qualcuno ha deciso di fare il processo al settore della formazione professionale in Sicilia, dopo pochi secondi sono stati condannati alla disoccupazione a vita i lavoratori.
Nel processo non si è parlato di politici, che dopo essersi occupati di F.P. hanno fatto il pieno di consensi elettorali, non si è parlato di funzionari regionali del settore, nemmeno una parola dei sindacati.
Praticamente è emerso dal processo che i dipendenti si assumevano da soli, che si scrivevano tutte le direttive per gestire il settore e si autorizzavano i progetti, decidevano di anno in anno di aumentare il numero di corsi ecc….
I Giudici: il signore che attualmente occupa la carica di presidente della regione più sventurata d’Italia, una assessora presa a caso, e un signore che imita le leopolde.
Nella motivazione per la condanna hanno scritto: “erano i più deboli”.
Hanno distrutto la nostra vita lavorativa, ma se alziamo lo sguardo all’orizzonte c’è la Fornero che piangendo ci ha condannati a restare disoccupati ancora altri sette anni prima di andare in pensione.
Buona fortuna colleghi, peggio di cosi, è come se ci avessero attraversato la strada non uno ma due gatti neri anzi nerissimi, con tutto il rispetto per gattini.
REGIONE
Formazione, la Lo Bello a Bruxelles: “All’Ue per rilanciare il settore”
17 Marzo 2015
“È stato un momento di confronto ma anche di acquisizione di dati e informazioni che ci permetteranno di stilare una tabella di marcia”, ha detto l’assessore
formazione, regione, ue, Mariella Lo Bello, Sicilia, Politica
PALERMO. «La Formazione professionale e l’Occupazione» è il tema di un incontro che si è svolto oggi a Bruxelles presso il Comitato Economico Europeo di Rue Belliard, a cui ha preso parte l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione e vice presidente della Regione Mariella Lo Bello.
«Abbiamo parlato direttamente con i rappresentanti dell’Unione Europea – ha affermato l’assessore -. È stato un momento di confronto ma anche di acquisizione di dati e informazioni che ci permetteranno di stilare una tabella di marcia, finalizzata al recupero e al rilancio del settore della Formazione che deve diventare attività propedeutica a nuove forme di occupazione. L’Europa vuole sostenerci in questo obiettivo che vogliamo raggiungere e da oggi abbiamo avviato una progettualità, che seguiremo di concerto e in accordo con l’Unione Europea. È una innovazione che, avviando il dialogo diretto e concertato – ha concluso Lo Bello – ci permetterà di accorciare i tempi e superare agevolmente eventuali difficoltà di natura burocratico – amministrativa , possano presentarsi durante il percorso».