Almeno cinque consiglieri si dimetteranno nei prossimi giorni, forse domani in occasione dell’incontro dei sindaci a Favara organizzato da Manganella, o al massimo nella prima seduta utile del civico consesso.
Stasera, l’opposizione si incontrerà per stabilire le modalità e i nomi dei futuri dimissionari.
E’ un grido di protesta contro Manganella, dopo avere provato a sfiduciarlo senza essere riusciti a convincere i loro colleghi della maggioranza determinati ad andare avanti, dicono, “per il bene della collettività”.
Già di fatto non dovrebbero passare inosservate le dimissioni dei primi cinque consiglieri, ancora di più sono destinate a scuotere l’opinione pubblica le altre che si aggiungeranno.
Per l’opposizione l’attuale amministrazione non è stata in grado di affrontare la gestione finanziaria dell’Ente ad iniziare dal “licenziamento” Aipa, per passare alla organizzazione della gestione interna dei tributi, dalla lotta all’evasione fiscale e dal porre in essere le misure correttive chieste dalla Corte dei conti e approvate dal Consiglio comunale. L’adesione al piano decennale per il riequilibrio finanziario è stata votata anche da una parte dell’opposizione, pur persuasa della improduttività della stessa, per non offrire all’amministrazione e alla maggioranza l’alibi di un fallimento per colpa di chi ha votato contro.
Dopo non aver offerto scappatoie varie, adesso, tanto per non fare confusione, lasciano a Manganella e ai suoi sostenitori “l’esecuzione” del piano decennale. Saranno loro a prendersi i meriti e i demeriti della possibile ulteriore perdita di tempo, qualora il Ministero degli Interni bocciasse la proposta, o dei sacrifici che si chiederanno per dieci lunghi anni ai favaresi.