ASEF E CONFCOMMERCIO CRITICANO L’OTTIMISMO CHE TRAPELA DALLE DICHIARAZIONI DELLA UIL SULLA VERTENZA DEI SERVIZI FORMATIVI. IL SETTORE CONTINUA A SOFFRIRE LE MANCATE SOLUZIONI ALLE TANTE CRITICITA’. IL GOVERNO REGIONALE CONTINUA A FAR FINTA DI NIENTE SUI TANTI RICORSI PERSI. EPPURE EMERGE CHIARAMENTE IL RAPPORTO GIURIDICO DI NATURA CONCESSORIA, VERA CHIAVE DI VOLTA PER RIPRISTINARE QUELLA ORDINARIETA’ CHIESTA A GRAN VOCE DA ENTI E LAVORATORI
“Leggiamo le dichiarazioni della Uil e ci sorprendiamo nel percepire tanto ottimismo dato che abbiamo partecipato all’ultimo incontro con l’assessore al Lavoro, Bruno Caruso ed il dirigente generale, Anna Rosa Corsello”.
Ad affermarlo Benedetto Scuderi, presidente dell’associazione degli enti formativi Asef e Salvatore Scalisi, direttore di Confcommercio. Che aggiungono: “Come si può pensare di trovare valide soluzioni occupazionali per gli Operatori esperti in Politiche Attive del Lavoro attraverso futuri impegni da far assumere ad un Governo che non ne ha mai mantenuto uno solo tra quelli sottoscritti”.
Per Asef e Confcommercio il settore è ben lontano dalla normalizzazione: “La terza annualità dell’Avviso n.20/2011 ad oggi è senza finanziamento, un accreditamento delle ‘Agenzie per il Lavoro’ non ‘conforme’ a quello nazionale e sul quale nutriamo forti perplessità sulla sua legittimità. E poi ancora, Enti di formazione fortemente indebitati, rendiconti bloccati, anticipazioni bloccate, completamento dell’emissione dei decreti di finanziamento della terza annualità sospesi per mancanza di certezza sulla possibilità che il ministero conceda le risorse necessarie, costante sconfitta del Governo riguardo ai ricorsi per via amministrativa proposti da una platea che non intende arrendersi formata da dipendenti di Enti ed Enti, etc.”.
Scuderi e Scalisi lanciano alcuni interrogativi: “Ma dove, come e quando dovrebbe verificarsi una se pur minima “normalizzazione” della situazione? Quali e quanti sono gli Enti che potrebbero occupare una così vasta platea di operatori? E con quali risorse?”
“Sarebbe bello avere una risposta concreta – sostengono -. E rilanciano: “E’ il Governo regionale che deve applicare le leggi regionali appositamente create per affrontare situazioni di crisi strutturale, ed è ad esso che bisogna rivolgersi senza tentare di percorrere strade impercorribili”.
“Fallita l’illusione, propagandata dai più, del posto a tempo indeterminato al Ciapi – sottolineano il presidente di Asef e il direttore di Confcommercio – e la non praticabilità della ipotesi di costituzione di un’Agenzia unica degli operatori sempre declamata quando non si sa cosa rispondere sia agli operatori della formazione che a quelli degli sportelli, rimane poco”.
“Non desideriamo assolutamente infuocare gli animi – precisano – ma non desideriamo neanche che la verità, per quanto dura, venga nascosta”.
“Ancora una volta un Tribunale si è espresso sulla natura concessoria del rapporto che intercorre tra la Regione Siciliana e gli Enti di formazione – concludono Scuderi e Scalisi – fatto che dovrebbe portare a riflessioni conducenti a soluzioni diverse da quelle sino ad oggi ricercate”.
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Il Governo della disoccupazione e del dramma sociale: questo lo slogan che i lavoratori della formazione professionale scandiranno durante lo sciopero del 30/03/2015 proclamato da FLC CGIL CISL Scuola e UIL Scuola. Richieste di incontro inviate ai Prefetti per il 27 marzo p.v. per illustrare la surreale posizione del Dipartimento Istruzione e Formazione sul Progetto Prometeo che rischia di chiudere anticipatamente e per sollecitare l’approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico del “Piano straordinario, rafforzare l’occupabilità in Sicilia”, sensibilizzazione dei Sindaci in merito ai problemi di tenuta sociale e di mancata offerta formativa ai giovani ed ai cittadini dei comuni, presidi presso i CPI dove si svolgono i colloqui di II livello nell’ambito del Programma Garanzia Giovani. (scarica nota organizzativa)
Più di 20 ore di sciopero, da domani a venerdì. Lunedì maxicorteo che partirà da piazza Marina fino a raggiungere la sede della presidenza della Regione