“In settimana presenterò interrogazione su lavoro fatto da Manganella”
Nella seduta del Consiglio comunale del 17 Marzo scorso, che ha visto le dimissioni di cinque consiglieri, Giuseppe Milioti autorevole componente della maggioranza promise le sue dimissioni e quelle di altri suoi colleghi se entro un mese l’amministrazione non avesse presentato le prime cifre sulla grandezza dei sacrifici chiesti ai cittadini nel piano decennale di riequilibrio finanziario dell’Ente.
Milioti in quella occasione è stato chiarissimo e l’ex assessore di Manganella non è uno che le cose se le fa dire. Parlò di una situazione gravissima e di piena collaborazione, chiedendola anche ai suoi colleghi dell’opposizione, ma ad una condizione, quella di non arrivare, in una sorta di prassi consolidata da Manganella, all’ultimo momento anche sul piano decennale.
“Confermo – ci dice oggi – la mia ferma intenzione sulle dimissioni o se decideremo diversamente con altri colleghi sulla presentazione della sfiducia o sulle dimissioni in massa. In settimana presenterò una interrogazione per conoscere nei minimi particolari il progetto di risanamento delle casse comunali. Dalla valutazione della risposta del sindaco scaturiranno le nostre scelte. Siamo rimasti per il bene della città, non siamo intenzionati a restare per il contrario di ciò”. 17 Marzo, 17 Aprile, chiede il resoconto per esattamente ad un mese fare le sue scelte.
Al di là dello stretto numero di fedelissimi, la maggioranza scricchiola e lo stesso accade nella giunta dove non mancherebbero contrasti, che prendono forma nella disaffezione di alcuni componenti ormai quasi del tutto assenti all’interno della squadra.
Vero è che le dimissioni non si annunciano, ma si presentano, ma è, nello stesso tempo, innegabile un certo nervosismo all’interno della maggioranza che denuncia malessere e incertezza sull’immediato futuro dell’attuale guida amministrativa della città.
Manganella dovrà convincere sulla bontà delle sue soluzioni i consiglieri comunali e i cittadini. Un’impresa certamente non facile.