LA DELUDENTE AZIONE POLITICO-AMMINISTRATIVA DEL GOVERNO REGIONALE RISCHIA DI DESTRUTTURALE IL SISTEMA FORMATIVO REGIONALE E MANDARE A CASA 8 MILA LAVORATORI
Continua l’attività istituzionale di Ugl Sicilia nell’ambito del settore della Formazione professionale. Questo pomeriggio il Reggente del sindacato in Sicilia, Giuseppe Messina, ha incontrato, presso la sede regionale del sindacato di Via Tripoli, 11 a Palermo, il presidente dell’Associazione datoriale Anfop Sicilia, Gabriele Albergoni.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le criticità che investono le tre filiere: Interventi Formativi, Servizi Formativi e Istruzione e Formazione professionale (ex Oif).
Le parti hanno condiviso che alla base di tutte le problematiche vi è la destrutturazione del sistema formativo regionale che, seppur in parte andava e va legittimamente riformato, ad oggi l’azione politico-amministrativa non ha messo in campo strumenti adeguati per superare il periodo di crisi, non ridando ancora una reale prospettiva al settore.
In merito al futuro della Formazione professionale, per Albergoni e Messina, i risultati ottenuti attraverso l’esperienza di affidamento delle commesse in house providing al Ciapi sono deludenti e pertanto appare poco percorribile la ventilata idea del Governo regionale di costituire un’Agenzia unica sulla falsa riga dell’esperienza dell’ente strumentale della Regione siciliana.
Pertanto, le parti ritengono imprescindibile, al fine di garantire i livelli occupazionali, la sopravvivenza degli enti gestori, anche alla luce dei recenti sviluppi che hanno visto una platea di operatori dei Servizi formativi rientrare presso gli enti di appartenenza. In tal senso, per offrire concretamente una prospettiva di ricollocamento lavorativo per tutti coloro che si ritrovano senza il proprio ente Albergoni e Messina ritengono fondamentale una maggiore sinergia tra gli strumenti finanziari messi a disposizione dal Dipartimento Lavoro per quanto concerne il Piano Garanzia giovani Sicilia e i fondi del Piano Azione e Coesione (Pa) gestiti dal Dipartimento Formazione professionale. Tale considerazione trova conferma nel fatto che sia i lavoratori che gli enti gestori appartengono ad un unico settore che va governato attraverso un’unica Cabina di regia.
Le parti hanno affrontato le emergenze presenti come la carenza di liquidità degli enti che gestiscono le commesse della terza annualità dell’avviso 20/2011 e dell’Obbligo formativo, così come tutte le altre emergenze legate al passato e quindi ai saldi che gli enti vantano nei confronti della Regione siciliana e che tiene bloccate anche le retribuzioni dei lavoratori. Tale criticità affonda le proprie radici da quando il finanziamento della legge regionale 24/76 è stato sostituiti dai fondi nazionali ed europei e i meccanismi di quest’ultimi non permettono la totale erogazione delle spettanze maturate.
Stante la già critica situazione attuale, che vede molti enti sull’orlo del fallimento e quindi nessuna prospettiva per i lavoratori, appare improcrastinabile aprire un concreto confronto tra il Governo regionale, le organizzazioni sindacali e datoriali in merito alla riforma del settore. In tal senso, è urgentissimo concertare quali strumenti finanziari previsti dalla programmazione Fse Sicilia 2014/2020 sono idonei e riformulabili alle esigenze del settore della Formazione professionale e dei giovani siciliani che hanno il diritto di formarsi per accedere al mondo del lavoro.