PRIMA REVOCATO E POI RIACCREDITATO. SERVE CHIAREZZA PER EVITARE DANNI AI LAVORATORI
“La Regione faccia luce sulle tormentate vicende che hanno coinvolto l’ Enfap Sicilia. Gli ex dipendenti dell’ ente di formazione professionale meritano risposte esaustive e soprattutto coerenti ai tanti illeciti che si sarebbero verificati dal 2011 ad oggi, e che avrebbero creato disparità di trattamento tra i lavoratori”. Lo dichiara Vincenzo Figuccia vice capogruppo di Forza Italia all’Ars e coordinatore azzurro per la provincia di Palermo.
“Altra questione da chiarire è l’accreditamento dell’Ente stesso da parte dell’assessorato regionale della Formazione – prosegue Figuccia –. Il 14 ottobre del 2014 un provvedimento firmato dal dirigente generale Gianni Silvia lo avrebbe revocato giustificando il licenziamento collettivo dei 500 dipendenti. Un successivo accordo tra Uil ed Enfap avrebbe poi consentito ai lavoratori di richiedere un’aspettativa prolungata a condizione di non procedere per vie legali. In molti avrebbero colto al volo l’opportunità mentre altri avrebbero preferito lo status di disoccupati pur di non cedere al “ricatto”. Improvvisamente poi la dirigente generale del dipartimento lavoro, Rosa Maria Corsello, avrebbe concesso nuovamente l’accreditamento all’Enfap che avrebbe dunque riassunto un ristretto numero di dipendenti con un contratto di lavoro part-time a tempo indeterminato”.
“A questo punto – conclude il vice capogruppo di FI all’Ars – mi chiedo come si possano biasimare coloro che, avendo perso il proprio posto di lavoro, alla luce di queste strane manovre, e non comprendendo i criteri adottati dall’Enfap per le nuove assunzioni, chiedono ora a gran voce sia fatta chiarezza una volta per tutte”.
4 commenti
la sensazione è che chiunque passi, spari una ……. senza conoscere i fatti basilari della vicenda, ottima politica.
E’ materia della Magistratura, quando interviene?
Per TUTTI gli Enti.
Terza annualità avviso 20/2011: nonostante la Giunta Regionale con la delibera n. 86 del 9/04/2015 abbia autorizzato la riproduzione di economie pari a 37.222.073 per consentire al Dipartimento Istruzione e Formazione di adottare i rimanenti decreti di finanziamento a valere della terza annualità, l’adempimento non è stato eseguito. I mandati di pagamento che erano rimasti sospesi sono stati trasmessi in Ragioneria che stano provvedendo ad inviarli al Tesoro. Ad oggi sono stati inviati al Tesoro i titoli di spesa già pervenuti in Ragioneria il 13 aprile u.s.
Dello IAl si sono dimenticati tutti , Ente a cui e’ stato tolto l’accreditamento per una pec mai mandata come dimostrato da perizia poste italiane, accreditato e disaccreditato dopo pronuncia del tribunale per gravi atto amministrativi ma se le ispezione da parte dell’Ispettorato del lavoro , Assessorato Fondo Sociale Europeo, Finanza , non c’e’ un verbale negativo , perche’ devono pagare i diiendenti le liti tra Crocetta e il PD ?, i dipendenti non dovrebbero essere tutelati dalla legge 24 e…… invece è in atto le procedure di licenziamento collettivo. Signori politici non dovete ricordarvi di noi solo quando ci sono le elezioni con grande piacere vi daremo in calcio nel sedere per andare a casa. I dipendenti Dello IAL non prendono lo stipendio da 25 mesi e voi non fate nulla vi dovresti solo vergognare. Avete permesso ad pazzo di distruggere laformazione in sicilia.