“Mpazzivu!” Sindaco sono abituato ad incontrarti di notte nel sonno, mai di giorno durante la pennichella pomeridiana, mi sorprendi, che è successo di così urgente.
“Pure io me ne stavo tranquillo ad osservare una nuvoletta, quando è arrivato un gruppo di anime a disturbarmi per avere spiegazioni sulle cose strane che succedono nel nostro paese. E siccome non ho saputo rispondere, anzi non ho creduto a quello che mi hanno raccontato, per me inverosimile, non ho aspettato la notte e ti incontro di giorno. Ti ho disturbato?” Assolutamente no, anzi è sempre un grande onore, mi stupisce l’ora insolita per le nostre interviste. Ma veniamo alla questione, che vede, a proposito di inverosimile, tu a porre le domande e io a rispondere.
“Mi hanno detto – continua Guarino – che il sindaco e gli assessori hanno rinunciato ai compensi politici e con loro l’opposizione, mentre la maggioranza ancora deve decidere. Ma è possibile? Dimmi per caso sono cambiati i concetti di maggioranza e di opposizione. Oggi, l’opposizione è con il sindaco e la maggioranza gli è opposta?” Assolutamente no, i concetti sono pari, pari come ai tuoi tempi. “Ma non dire minch…” Fermo sindaco che ti giochi il Paradiso. Non è facile, ma provo a dirti come stanno le cose. L’opposizione per lo stesso significato della parola è opposta al sindaco, la maggioranza lo appoggia. “Lo appoggia al muro se il sindaco fa una cosa e loro una diversa. Dovevano contemporaneamente al sindaco rinunciare al gettone di presenza, uniti e compatti. Mentre a farlo è l’opposizione, tu voi fare passare per normale un simile fatto”. Dottore, non ho detto che è normale, ché a Favara di normale c’è solo il disagio e il bisogno della gente, cercavo di affermare che l’opposizione è contro il sindaco come ai tuoi tempi, certamente con meno razionalità, ma pur sempre come nel passato. Pitruzzella, Lupo, Crapanzano, Bellavia, Airò e gli altri che hanno rinunciato fanno parte dell’opposizione. Mi viene in mente, a tal proposito, la reazione che potrebbe avere Bennardo, solo ad accennargli di potere essere confuso come un consigliere di maggioranza, scapperebbero i Santi dal Paradiso a sentirne le imprecazioni.
“Lui ci sarà rimasto male?” Lui chi? “L’attuale sindaco”. Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.
“Allora per farla breve, in modo che tu possa riprendere la tua pennichella e io la mia contemplazione delle nuvole, la maggioranza può restare tale senza suscitare lo stupore dei viventi pur agendo in modo diverso dal sindaco e l’opposizione che fa la sua stessa scelta gli resta contraria”. Proprio così. Si tratta comunque di una convergenza di azioni per il particolare momento di rischio di perdita occupazione per 69 precari. Poi torneranno nei ranghi di oppositori. “E la maggioranza non è preoccupata?” Certamente è preoccupata quanto il sindaco, la giunta e l’opposizione. “E’ preoccupata e non rinuncia al gettone, ci sarà un motivo?”
Forse avranno bisogno di un po’ più di tempo per pensarci, ché il distacco è doloroso, ma alla fine anche loro dovranno rinunciare.
“Alla prossima”. Speriamo di notte.
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Spesso si rinuncia a qualcosa quando capisci d’averla quasi perduta.