La notizia è di quelle buone, nonostante bisogna ancora aspettare il risultato finale ma per dirlo con le parole di Alfonso Buscemi FPCGIL “adesso ce la possiamo fare”.
E c’è la possiamo fare grazie alla rinuncia del gettone di presenza, già operata da 17 consiglieri comunali e dei compensi della Giunta annunciata pubblicamente dal sindaco.
Nel bilancio 2014 la spesa per la politica prevede una posta di 600mila euro. Con la rinuncia dal primo Maggio sarebbe a disposizione della copertura finanziaria della proroga ai precari una somma di 400mila. “Ce la possiamo fare”. Grazie ai suggerimenti del sindacalista e al lavoro del sindaco e dei due deputati Bosco e Moscatt.
Manganella dopo quattro anni sta tirando fuori tutta la sua esperienza di amministratore per liberare i precari rimasti intrappolati nella rete del piano decennale di riequilibrio del Comune. Bosco e Moscatt a Roma hanno seguito e continuano a farlo l’iter dell’autorizzazione del Ministero degli Interni che deve mettere fine a tutta la vicenda.
“Siamo abituati – dice Buscemi – a scrivere o a leggere di come la politica saccheggi, molto spesso, le casse della pubblica amministrazione, oggi, con piacere registriamo il grande senso di responsabilità e generosità della politica locale del comune di Favara”. Alfonso Buscemi cita la politica generalmente intesa, ma occorre precisare che al momento sono 17 le richieste protocollate ed è certa quella di Manganella che non si sottrarrà al sacrificio di rinunciare al compenso del suo mandato elettorale.
“Noi abbiamo rinunciato due volte – a parlare è Giovanni Bennardo – la più dolorosa la prima volta, quando siamo rimasti e non ci siamo dimessi in massa, per non danneggiare i precari e gli asili nido. La seconda con l’azzeramento del gettone”. Più critico Salvatore Lupo. “Gli altri stanno dimostrando che non hanno firmato la sfiducia al sindaco per non perdere il gettone di presenza e che restano attaccati alla poltrona solo per tornaconto”.
Al di là della polemica alla quale si è data spazio per sottolineare che ai 400mila euro ipotizzati per la copertura finanziaria alla proroga si arriva con la rinuncia di tutti e non solo del sindaco e dei 17 consiglieri comunali. Ma quasi sicuramente si tratta solo di tempo e gli altri si aggiungeranno al “sacrificio” dell’azzeramento del gettone.
Resta, comunque, la buona notizia dell’inizio di un percorso su basi solide attraverso “la copertura finanziaria con il taglio della spesa corrente – continua Buscemi – che dimostra alla Commissione Ministeriale la serietà con la quale l’Amministrazione e il consiglio Comunale intende approvare il piano di rientro”.
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La salvezza dei precari si concretizza con la rinuncia al gettone
By franco.pullara3 Minuti di lettura
2 commenti
Un mio giudizio da cittadino comune che sente, ascolta, soffre, cerca di capire, vorrebbe, ma …. quello di cui sopra è un importantissimo segnale di solidarietà…..e di concretezza per le pubbliche Istituzioni superiori, che per approvare il piano di riequilibrio di bilancio, devono valutare la serietà delle economie nei tagli di spesa corrente ….ma certamente pare che questi sacrifici, lodevolissimi, siano insufficienti ….importanti solo come premessa…..allora sicuramente l’A.C avrà il coraggio necessario di proporre ed il CC di approvare misure strutturali mirate ed efficaci ……..tutelando le fasce deboli, sicuramente incolpevoli, già tartassate….e quindi, oltre tutto non in grado di sopportare altri pesi….anzi, proporre qualche sgravio per le fasce deboli….. le capacità politiche su questo fronte si devono misurare……… AUGURI ! ………. il nostro don Franco il Venerdì Santo diceva nell’omelia che spesso dalle nostre parti “si stenta a percepire l’interesse della politica per bene comune…..immobilista sui problemi di vecchia data, è capace di correre veloce quando deve occuparsi di interessi di parte”……..il bene della nostra Favara delle famiglie più povere… di queste 69 famiglie immediatamente interessate ….venga considerato proprio sinergicamente “un interesse di parte”….per velocizzare, stavolta davvero al meglio, il tutto….le capacità non mancano….AUGURI !………
Rinunciano ai compensi, Loro.
Noi, già da tempo, abbiamo rinunciato a tutti i servizi, pagando tasse a dir poco ingiustificate. Non solo! Abbiamo fatto bruciare pure un pezzetto di quel futuro che dovrebbe appartenere ai nostri figli! Il sacrificio lo ha fatto la città… e non, Loro. Capito!
Il piano di rientro sarà vessato sulle spalle dei cittadini. E’ giusto ricordarlo… ché il vero sacrificio è stato fatto dalla città. Sarebbe quindi ingiustificabile un fallimento politico. Non riuscire a salvare il posto di lavoro dei precari del comune, dopo tutti questi sacrifici accollati pesantemente a tutti i cittadini, sarebbe la evidente prova di un “sacrificio politico” di sola facciata. Abbiamo ricevuto troppi bidoni, speriamo almeno che queste famiglie possano continuare ad avere uno stipendio, anche se perennemente “ricattato” da quella squallida precarietà nata da una politica sbagliata. Speriamo che sia così, almeno questo…