CHIESTA IMMEDIATA SOSTITUZIONE DELLE POMPE, BONIFICA DELL’AREA CIRCOSTANTE I POZZI, MESSA IN SICUREZZA DEI POZZI CON ADEGUATA PROTEZIONE E INSTALLAZIONE DI TELECAMERE
“Lo stato in cui versa il servizio idrico è, a dir poco, una dimostrazione di pressappochismo che non è consentito a chi ha in gestione la Pubblica Amministrazione di una città nota anche e purtroppo, se non soprattutto, per gli emolumenti del Sindaco (vedi “La Gabbia” di domenica 26 aprile scorso) e per l’elevatissimo livello di tassazione”. A sostenerlo Girolamo Pipitone, presidente de “Il Centro Studi La Voce”, intervenendo sulla querelle scoppiata intorno al mancato funzionamento delle pompe di sollevamento della quasi totalità dei pozzi che forniscono acqua ai cittadini di Mazara del Vallo.
“Un’amministrazione normale, con una spesa molto modesta valutabile in 20 mila euro – sostiene Pipitone – impiegherebbe qualche giorno per acquistare 6 pompe di 15 HP e un solo giorno per sostituire le pompe fuori uso, evitando così di creare disagi ai cittadini e intralci alla circolazione con le autobotti, costituendo, nel contempo, una scorta di pompe per gli interventi urgenti”.
Il presidente del Centro Studi La Voce si chiede: “Perché l’ufficio tecnico non ha ancora predisposto la gara per l’acquisto delle pompe guaste e di altre da tenere in deposito come scorta?”
“Ancora più grave – sottolinea – è lo stato dei luoghi circostanti i pozzi che sembrano vere e proprie discariche di rifiuti, pozzi lasciati incustoditi e, ci sembra, privi di adeguata protezione. Ciò potrebbe procurare rischi alla salute dei cittadini?”
“Però bisogna riconoscere che gli assessori sono attenti e efficienti- afferma sarcastico Pipitone -. Che aggiunge “infatti l’assessore Bonanno si è accorto con solo 8 mesi di ritardo che le pompe di sollevamento della quasi totalità dei pozzi che forniscono acqua (forse potabile) ai cittadini, sono fuori uso (pozzo Clemente, fermo dal 2010; Messina Uno, fermo da ottobre 2014; Messina Due, fermo da novembre 2014; Castelluzzo, gemellare fermo da 10 anni; Fiumara, fermo da settembre 2014); l’acqua nelle abitazioni non arriva sebbene la città di Mazara del Vallo si trovi su un bacino acquifero di tutto rispetto”.
“Che bello ritrovare antiche abitudini da paese sottosviluppato continua – come la distribuzione dell’acqua con le autobotti! A quando l’invito a recarci con “bummuli e n’zira” direttamente ai pozzi?”
“Questo centro studi – dice Pipitone – propone all’amministrazione Cristaldi l’immediata sostituzione delle pompe, la bonifica dell’area circostante i pozzi, la messa in sicurezza dei pozzi con adeguata protezione e l’installazione di telecamere”.
“Qualora l’amministrazione Cristaldi non ottemperi – conclude il presidente del citato Centro studi La Voce – sarà nostra cura interessare le autorità competenti”.