La città continua a rimanere estranea alla manifestazione giunta alla sua settima edizione e quest’anno caratterizzata dalla protesta di 69 lavoratori precari che rischiano fortemente di perdere il posto di lavoro.
Si è svolta questa mattina a Favara la VII edizione della Festa della Legalità. Il corteo, partito da Piazza Don Giustino, ha attraversato la centrale via Roma per culminare in Piazza Cavour, palcoscenico naturale della manifestazione. Ha prendere la parola le forze dell’ordine che con costanza e coraggio, operano sul nostro territorio garantendo la nostra incolumità di cittadini.
Per la VII edizione gli organizzatori, capitanati dall’instancabile Gaetano Scorsone, hanno scelto come madrina la Capitaneria di Porto- Guardia costiera di Porto Empedocle. Suggestivo il momento del passaggio dello Stendardo della Legalità dall’ Istituto comprensivo “G. Guarino” alla Confraternita della Tenda di Abramo, fondata da Fra Giuseppe e dai frati minori del convento Sant’Antonio di Favara. Anche quest’anno, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose è stata scoperta la maxi tela realizzata dagli allievi dell’Accademia Arte Culture e Legalità del Maestro Patti, avente come oggetto le gesta eroiche compiute dal corpo della Capitaneria di Porto, dicevamo madrina della Festa della Legalità 2015. A descrivere la vera e propria opera d’arte, il Maestro Enzo Patti.
“ La maxi tela di cm 200x 140 è stata realizzata dagli allievi dell’Accademia Comunale arte- cultura e legalità in tecnica mista- olio ed acrilico- per celebrare la Capitaneria di Porto- Guardia costiera di Porto Empedocle nella ricorrenza del 150° Anniversario della Fondazione del Corpo e quale come sentito omaggio alla sua gloriosa storia, ai suoi numerosi interventi di soccorso in mare, al generoso slancio dei suoi uomini e delle sue donne, riconosciuti da tutti come validissimi professionisti capaci all’occorrenza di trasformarsi in provvidenziali Angeli Custodi”.
A chiudere la VII edizione della Festa della Legalità, anche quest’anno, le esibizioni delle forze dell’ordine. Purtroppo ancora una volta, si è registrata una scarsa presenta dei cittadini favaresi, mentre buona è stata l’affluenza dei giovani studenti delle scuole locali e delle famiglie.
Ma parlando di Legalità, non si può assolutamente tralasciare la lotta e la battaglia condotta giorno e notte dai 70 precari del Comune di Favara che, sotto il cocente sole siciliano, hanno allestito un gazebo in Piazza Cavour. “Il Lavoro è vita, non lasciateci morire” recita uno dei tanti cartelli e, per rendere ancora più forte la loro disperazione, sono state poste ai lati dell’entrata al Palazzo di Città, due corone di fiori. Perché se non si fa qualcosa, si corre davvero il rischio di celebrare il funerale del lavoro per 70 famiglie.