PER IL SINDACATO NELL’IMPIEGO DEL PERSONALE, I VARI ENTI NON STANNO ADOTTANDO UNA LINEA COMUNE PROVOCANDO IN TAL MODO UN’INGIUSTA DIVERSITÀ DI TRATTAMENTO
Pronte le azioni legali da parte dello Snals Confsal a tutela dei lavoratori della Formazione professionale. È quanto si legge in una nota sindacale che denuncia disparità di trattamento tra lavoratori attuati a taluni enti formativi.
“Dalle segnalazioni pervenute – riporta la citata nota dello Snals Confsal – veniamo a conoscenza di enti che stanno adottando dei sistemi poco “democratici”, obbligando il personale a formulare richieste di aspettative non retribuite come unica alternativa al licenziamento. A tal proposito si ribadisce che, come sempre, la scrivente organizzazione sindacale promuoverà tutte le azioni necessarie per il ripristino della legalità e del rispetto delle regole, vigilando sul giusto rapporto ente-lavoratore”.
L’accordo ‘Garanzia Giovani: formazione mirata’ – continua la nota – firmato l’8 aprile 2015 da questa organizzazione sindacale con le associazioni degli enti di Formazione professionale, sta provocando molta confusione all’interno di quegli enti che hanno nel loro organico personale addetto alle politiche attive del lavoro.
Nell’impiego di tale personale, i vari enti non stanno adottando una linea comune provocando in tal modo un’ingiusta diversità di trattamento del personale in questione. Considerando che non c’è stata nessuna apertura da parte del Governo per la salvaguardia degli Operatori delle Politiche attive del lavoro, lo Snals Confsal settore formazione professionale, pur non essendo pienamente soddisfatto, ha firmato quest’ accordo, da un lato per dare la possibilità agli Enti di ricevere i finanziamenti previsti per la Garanzia Giovani dall’altro per permettere ai suddetti operatori di mantenere il loro posto di lavoro all’interno degli Enti di appartenenza e non, in attesa che la riforma del settore ne trovi la giusta e definitiva collocazione”.
4 commenti
Sarebbe eccitante, quasi rivoluzionario uno sciopero degli operatori della formazione contro le OO.SS. confederali che con la loro politica hanno concesso al Governo, di azzerare la dignità degli operatori del settore.
Ma quali saranno le iniziative legali ? Lo SNALS è una barzelletta e le posizioni ai tavoli sono la prova provata. Gli iscritti abbandonati, i tavoli disertati (Centro Studi), il responsabile regionale impegnato a non attaccare il Presidente che lo sfama. Per dignità il Signor Milazzo dovrebbe dimettersi invece di proclamare inutili comunicati. Molti operatori confidavano in questo sindacato ma è un sacco vuoto e inutile in molti casi peggio della triplice? Un’ultima curiosità: ma dove sono finiti i responsabili SNALS che avevano messo ko la triplice? Milazzo sei un incapace, Dimettiti.
Lo snals porta i suoi aderenti ad infierire contro gli enti, per fare ancora carneficina e macelleria sociale,…. se l’ente non ha finanziamento dei corsi NON Può ASSUMERE NON Può PAGARE !!!
Sono gli Enti il vero CANCRO della formazione! utilizzano i lavoratori per raggiungere i loro obiettivi.