“Vergogna è un termine ad effetto del quale non sono innamorato, ma non ne trovo uno diverso e nello stesso tempo adeguato sullo stato indecoroso del cimitero per colpa e senza giustificazioni del sindaco e della sua Giunta”. Le parole pesanti come macigni sono del consigliere Gaetano Airò, che oltre all’intervista ci ha fornito gli scatti pubblicati.
“Già come semplici cittadini ci vergogniamo dello stato dei luoghi, figurarsi da assessore e da sindaco. Ma come si fa a non rendersi conto di quanto in basso siamo arrivati. Le sterpaglie sono altre più di un metro e non è fruibile il marciapiede che costeggia il muro di cinta. Lo stesso ingresso del cimitero è un tappeto di sudiciume ed erbacce”.
Certamente non mancano gli incivili che non si fermano neppure davanti a un luogo che dovrebbe essere sacro a tutti ed, invece, lo utilizzano come discarica.
“Gli incivili vanno individuati e puniti – continua l’avvocato Airò – ma non sono gli incivili a lasciare crescere le sterpaglie. I contribuenti favaresi pagano la tassa sullo spazzamento e la raccolta dei rifiuti ed è previsto il decespugliamento che non è stato effettuato perché le erbacce non sono arrivate ad essere alte un metro dall’oggi al domani. Il tappeto di erba lungo tutto il muro di cinta non cresce in pochi giorni. Lo stato dei luoghi denuncia un abbandono di mesi forse di anni. Eppure noi questo servizio lo abbiamo pagato.
Utilizzerò le prerogative della mia carica politica per effettuare verifiche sul servizio”.