DALLA COMMISSIONE EUROPEA LANCIATO ALLARME SUI RITARDI NELL’ATTUAZIONE DEL PIANO ‘GARANZIA GIOVANI’. IN SICILIA LE COSE VANNO PEGGIO SECONDO IL REGGENTE DEL SINDACATO MESSINA: “LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E’ A LIVELLI DI GUARDIA”
Il Piano Garanzia Giovani stenta a decollare in Italia così come restano le difficoltà nell’avviare al mondo del lavoro i giovani.
“L’Ugl ha partecipato al Comitato di sorveglianza del Pon “Iniziativa occupazione giovani” nell’ambito della programmazione europea Fse 2014- 2020. Per quanto riguarda il programma Garanzia Giovani, a quasi un anno dal suo avvio, sono stati presentati i primi dati aggregati sulla iscrizione dei giovani al portale dedicato”.
Lo rende noto Ornella Petillo, segretario confederale dell’Ugl, al termine dell’assemblea.
“Il programma ha richiesto uno sforzo notevole di coinvolgimento delle istituzioni e degli stakeholder territoriali. Comunque non è ancora a pieno compimento la sua azione, – continua Petillo – e i membri della Commissione europea hanno, infatti, richiesto che al più presto si passi alla fase successiva quella di transizione dei giovani nel mondo del lavoro”.
“Accelerare sul programma è necessario, il rapporto presentato oggi dall’Ocse – conclude – offre uno spaccato della realtà occupazionale ancora tristemente negativa. Bisogna fare di più, agire concretamente”.
In Sicilia, alle generali difficoltà rilevate a livello nazionale sull’atuazione del Piano ‘Garanzia Giovani’, come riferito dal segretario Confederale di Ugl, Petillo al termine del Comitato di Sorveglianza del Pon “Iniziativa occupazione giovani”, nell’ambito della programmazione europea Fse 2014- 2020, – dice Giuseppe Messina, Reggente di Ugl nell’Isola – si aggiunge l’inadeguatezza del Governo regionale nell’affrontare la riorganizzazione del mercato del lavoro”.
“La mancata strutturazione dei Centri per l’Impiego – sostiene il sindacalista siciliano di Ugl – la mancata riqualificazione del personale delle strutture periferiche del dipartimento regionale Lavoro sulla nuova programmazione comunitaria 14/20 e l’utilizzo col contagocce degli operatori esperti nelle politiche attive del lavoro, da settimane senza alcun impiego attivo, denota una improvvisazione che porta solamente disoccupazione e chance perduta per migliaia di giovani siciliani”.
“E per di più – aggiunge – ciò accade in una terra che ha il triste primato dei giovani senza lavoro”.
“È una grande occasione mancata quella della Sicilia – continua Messina – che dimostra di non saper spendere le risorse comunitarie e di non saper attuate una politica per i giovani che sempre più abbandonano l’Isola per cercare fortuna altrove”.
“L’esecutivo regionale – conclude – faccia ammenda degli errori commessi e cambi marcia per il bene della Sicilia e dei siciliani, diversamente ceda il passo, arrestando l’emorragia che penalizza fortemente la ripresa economico-sociale”.