Gioacchino Zarbo ha sollevato un vero e proprio vespaio accusando i partiti, non si riferiva a tutti, di omertà rispetto al rischio di dissesto finanziario che potrebbe travolgere il Comune.
La prima alzata di scudi è arrivata da Area popolare, adesso è la volta dei Riformisti socialisti.
“L’assessore Zarbo – dice Giuseppe Lentini – ha fatto delle esternazioni come se venisse da un altro mondo, accusando i partiti di non avere interesse alcuno nei confronti della collettività’.
Intanto l’assessore dica se ha un partito di cui è espressione o se è un elemento svincolato da ogni soggetto politico.
Per amore del vero i partiti di opposizione , e in primis noi di Favara socialista riformista, hanno sempre adempiuto al loro dovere nell’interesse esclusivo della cittadinanza, ma l’amministrazione comunale è stata sempre sorda ad un confronto costruttivo su problemi della città. Ora siamo ad un situazione di non ritorno. Da tempo abbiamo paventato il fallimento economico del comune, da tempo è stato chiesto un tavolo tecnico per cercare di potere ripigliare il filo della intricata matassa , ma a nulla è servito. Abbiamo parlato a sordi.
L’amministrazione comunale non si è posto il fatto che solo il 35/40% dei cittadini paga le tasse. Si sbandierava “pagare tutti per pagare meno”, mentre le tasse aumentano continuamente pesando solamente su un terzo della popolazione, cosa grave e drammatica che potrebbe determinare un ulteriore peggioramento della situazione.
Ora siamo dinanzi ad un fatto storico per Favara: il piano di rientro del pesantissimo deficit. La situazione è gravissima, lo stesso assessore Zarbo dichiara:” circa due mesi fa ho inviato a tutti i dirigenti una richiesta per conoscere le spese degli ultimi due anni e quali iniziative intraprendere su tagli di spesa , ad oggi ho ricevuto la risposta solo del comandante dei vigili urbani”. Gravissima dichiarazione perché attesta l’incapacità di un’amministrazione e la difficoltà dei dirigenti a preparare un quadro di tagli di spesa per consentire un piano di rientro.
I consiglieri comunali di Favara Socialista Riformista hanno rassegnato le dimissioni dalla carica e per non avere voluto votare a sacco d’ossa il piano di riequilibrio , i cui atti come al solito sono stati presentati all’ultimo minuto, e per spingere gli altri consiglieri comunali a prendere atto di un’amministrazione comunale che più sta in carica più danni procura al paese”.