BENE MARONI E TOTI SU IMMIGRAZIONE. GOVERNATORE SICILIANO PARLA A VANVERA
“Il presidente della Regione Crocetta non dimentichi che dietro al sistema dell’accoglienza degli immigrati esistono preoccupanti zone d’ombra. Così l’on. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars.
“Annunciare incentivi per tutti quei comuni che accolgono i profughi – aggiunge – significa in primo luogo fare aumentare a dismisura le presenze di extracomunitari sul territorio siciliano, già oggi sovraffollato e in condizioni di estrema difficoltà”.
Per Falcone “Accoglienza è sinonimo di prestazioni assistenziali, sicurezza, tutela sanitaria, servizi che la Sicilia e i suoi comuni non riescono a garantire nemmeno ai nostri concittadini. Crocetta la smetta di promettere ciò che non può mantenere, considerando per di più l’assoluta carenza di risorse delle casse regionali”.
“I governatori di Lombardia e Liguria, Maroni e Toti – continua il capogruppo di Forza Italia all’Ars – dicono ciò che tutti i cittadini di buon senso pensano da tempo, nella consapevolezza dell’impossibilità di un’accoglienza italiana infinita, mentre l’Europa intera snobba ciò che accade nel Canale di Sicilia”.
“Plauso, quindi, alla determinazione di Maroni e Toti, rispetto alla vacuità politica e istituzionale di Crocetta – precisa Falcone – che non perde occasione di dimostrare la propria distanza dalla realtà.
“Ben venga – sostiene il parlamentare azzurro – l’insubordinazione istituzionale, la richiesta ai sindaci di non accogliere i migranti a fronte di una situazione non più sostenibile”.
“Forza Italia – dice Falcone – si farà promotrice di azioni forti tese a fermare scelte scellerate, che nulla hanno a che vedere con la vera solidarietà e con un sistema di accoglienza non sempre cristallino, alimentato da un’emergenza senza fine”. “Crocetta faccia ciò che un governatore serio dovrebbe fare – conclude – batta i pugni a Roma, chiedendo a Palazzo Chigi e a Bruxelles di non abbandonare a loro stessi Sicilia e siciliani, che hanno già dato tanto al fenomeno della migrazione, mal gestita dal governo centrale”.