L’amministrazione comunale ha deliberato la proposta del piano di riequilibrio finanziario.
Non riusciamo a raccontarvi cosa c’è dentro il piano decennale perché l’amministrazione non ha ritenuto opportuno, in tre mesi di elaborazione, informare passo, passo, i cittadini attraverso la stampa.
Sappiamo, solo per sentito dire, che la tassazione sarà al massimo e che il termine ultimo per l’approvazione, si è scoperto ieri, non è giorno 15, ma Domenica 14 Giugno, un giorno prima.
Ieri ho incontrato gli assessori Vita e Chianetta, due donne distrutte dal super lavoro degli ultimi giorni per far quadrare i conti prima della scadenza. La domanda che tormenta l’opinione pubblica è: l’amministrazione sta cercando di uccidere le pulci o rischia di uccidere le pulci insieme al cane?
Portare i tributi al massimo, così come sostiene il M5s, in una realtà fortemente caratterizzata dall’evasione fiscale, finirebbe per allargare lo stesso fenomeno. Pagherebbero sempre meno contribuenti determinando l’aumento del debito. C’è la questione morale. A Favara si paga un costo elevato per servizi inadeguati al punto tale da quasi “giustificare” l’evasione fiscale. “Non ho servizi, perché devo pagare?” E così paga solo chi non ha scappatoie.
Dovrebbero fare due piani decennali con la rappresentazione del ripianamento del debito e la proiezione del naturale allargamento della platea degli evasori, provocato dall’aumento delle tasse. Ne verrebbe fuori una sorta di nave che per un verso imbarca acqua da una falla e dall’altro cerca di pomparla fuori dalla stiva, mentre adesso stanno provando ad allargare il buco imbarcando più acqua destinata a farla affondare definitivamente. Molto probabilmente il piano darà altro tempo agli attuali amministratori facendoli arrivare al termine del mandato elettorale, non accadrà lo stesso per i favaresi che continueranno a subire, senza scadenza alcuna, gli effetti delle scelte politiche di oggi.
Ritornando al nostro ragionamento iniziale è grave non conoscere, a tre giorni dell’approvazione, nulla sulla proposta dell’amministrazione.
Sappiamo che il M5S è favorevole al dissesto e suggerisce il percorso del Comune di Bagheria. Rifondazione comunista ha votato contro l’adesione al piano e ha dichiarato di fare lo stesso sulla proposta di Manganella. L’opposizione ha fatto sapere che spetta alla maggioranza difendere l’amministrazione e approvare il progetto di risanamento finanziario del sindaco.
Ovviamente nulla è rimasto in piedi delle promesse elettorali ed è altrettanto scontato che la colpa è dei tagli finanziari degli stanziamenti statali, di Monti, di Renzi, dei sindaci del passato e di tutto il mondo arabo, ché Manganella le sue promesse elettorali le ha fatte in buona fede. Prometteva sapendo che avrebbe amministrato Montecarlo, mentre, una volta eletto, si è dovuto confrontare con Favara. Lo avessero avvisato prima, non si sarebbe candidato. Sarebbe stata una fortuna per lui, molto di più per i favaresi.
1 commento
Che i tempi non fossero fiorenti lo sapevano anche gli asini, la grande magia del nostro capopopolo e della sua ciurma non ha fatto altro che dare il colpo di grazia. Parafrasando potremmo definirli assassini, ma noi usiamo gli aggettivi dei poveri SFIGATI ed IGNORANTI. Gente che per qualche gettone si è giocata la dignità e, ancor più grave quella di tutti i favaresi. Comunque la gente non è stupida. I nostri compianti amministratori avranno le dovute risposte VENERDI 26 GIUGNO ORE 20,00 PIAZZA CAVOUR. Vedremo se il giorno dopo avranno il coraggio di mettere fuori il naso dalla porta. NOI CI VERGOGNEREMO PER VOI. FAVARA LIBERA