RISPETTO AD ALTRE PARTI D’ITALIA, NELL’ISOLA NON SI ASSUME E NON E’ DECOLLATA LA REGIONALIZZAZIONE DEI SERVIZI. LA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO TEMA STRATEGICO PER IL SINDACATO
“La Sicilia continua a restare penalizzata dalla politica nazionale che non investe in infrastrutture. Il mancato avvio di una politica di assunzioni nel comparto dei trasporti ferroviari è l’emblema di un disimpegno governativo che non piace affatto a noi di Ugl che riteniamo strategico il potenziamento dei collegamenti di Treni Italia e la regionalizzazione dei servizi in Sicilia”. A dichiararlo Ezio Favetta, Segretario Confederale di Ugl a margine del Direttivo Regionale della Federazione Trasporti Attività Ferroviaria dell’Ugl, svoltosi lo scorso 11 giugno a Palermo nella sede dell’Unione regionale del Lavoro di Via Tripoli, 11.
“In tema di sicurezza sul luogo di lavoro – continua Favetta – si deve fare molto di più senza abbassare la guardia. I dipendenti di Treni Italia sono troppo spesso oggetto di aggressioni e questo non è ammissibile. Le istituzioni ad ogni livello hanno il compito di intervenire. In tal senso continuerà ad essere forte il nostro impegno per vigilare sui luoghi di lavoro e segnalare ogni possibile disfunzione che possa mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori, spingendo su una politica di prevenzione”.
Ai lavori, coordinati, dal Segretario Regionale della Federazione Trasporti Attività Ferroviaria dell’Ugl, Giovanni Chiaramonte, ha partecipato il Reggente di Ugl Sicilia, Giuseppe Messina.
“L’Isola – dice il Responsabile di Ugl in Sicilia – paga pesantemente la scelta del Governo nazionale di penalizzare il Mezzogiorno privandolo degli investimenti infrastrutturali necessari per una concreta ripresa economica ed occupazionale”.
“L’esecutivo Crocetta in oltre 2 anni e mezzo di governo alla Regione non è riuscito a programmare un piano finalizzato alla spesa delle risorse inizialmente destinate alle grandi opere infrastrutturali nell’Isola – prosegue Messina -. Il risultato – aggiunge – è che l’isolamento si ripercuote sempre più sulle attività economiche e sulla produzione”.
“Non è un caso se i dati statistici inchiodano all’ultimo posto la Sicilia – rilancia Messina – che registra il maggior numero di disoccupati, soprattutto fra giovani e donne, il più alto indice di povertà e di dispersione scolastica”.
“Con il Segretario Confederale Favetta – racconta il responsabile siciliano di Ugl -abbiamo discusso del rilancio politico sindacale e della sinergia tra la Segreteria regionale e la Federazione Ugl Trasporti Attività Ferroviarie per incidere maggiormente presso le istituzioni ad ogni livello e sensibilizzare le centrali decisionali a rilanciare il comparto ferroviario ed il sistema viario regionale, penalizzato esageratamente dall’assenza di una politica di investimenti infrastrutturali”.
“Ritardi e manchevolezze alle quali assistiamo quotidianamente da troppi anni – sottolinea Messina – e che appartengono ad un modello politico che contestiamo e dal quale prendiamo le distanze”.
“La Sicilia ed i siciliani hanno bisogno di decisionismo e di istituzioni che operano a difesa delle prerogative statutarie – chiarisce il Reggente di Ugl Sicilia –”.
“Un ruolo politico che va rivisto, legandolo strettamente alla vitale e non più rinviabile necessità di rilanciare l’economia, restituendo fiducia al sistema imprenditoriale siciliano, rilanciando la politica degli investimenti e dei consumi e quindi la leva occupazionale. Un circolo virtuoso, insomma, che possa porre un freno alla criminalità organizzata che sguazza, purtroppo, nelle tante sacche di povertà esistenti nell’Isola”.