Gaetano Airò
Volevo esimermi da dare giudizi, ma visto come stanno le cose, per puro spirito di chiarezza, sono costretto a dire la mia in merito alla disastrata questione del Comune di Favara.
Una questione gravissima, che rischia di trasformarsi in una situazione molto più grave e irreparabile.
Allora che cosa è successo in quel famoso consiglio comunale di domenica, quando è stato approvato il piano di riequilibrio finanziario?
A dire dell’amministrazione del maestro Manganella è stato salvato il paese dal fallimento, ma a dire il vero il paese è stato condannato ad un agonia che durerà dieci lunghi anni.
Chi sono i responsabili di tutto ciò?
È chiaro che il capolavoro politico lo completa Manganella con la sua giunta e la sua maggioranza, ma è pure chiaro che le responsabilità vanno anche cercate altrove, ma senza fare di tutta l’erba un fascio.
Secondo il parere di alcuni rappresentanti del centrosinistra e di dichiarazioni rese sui social network, l’attuale classe dirigente che compone il consiglio comunale è l’unica responsabile.
Io non ci sto a fare da capro espiatorio di una situazione di sfascio totale che proprio loro, con le dissennate passate gestioni, hanno creato e fatto crescere negli anni senza muovere un dito, e anzi moltiplicando sprechi e clientele a danno dei cittadini utenti e contribuenti.
Non ci sto a questo gioco, che è solo un patetico tentativo di nascondere le proprie responsabilità e di colpire chi come me e tanti altri colleghi dell’opposizione abbiamo cercato di fare per non arrivare a questo tragico epilogo.
Non siamo noi i responsabili dell’esposizione finanziaria del comune, anzi con grande senso di responsabilità, sin dal mio insediamento, ho rinunciato a qualsiasi tipo di compenso economico.
Non è stato certo Gaetano Airò ad avere generato a dismisura costi e sprechi che oggi hanno determinato l’attuale situazione di crisi economica.
Invece di cercare inutilmente di coprire i misfatti dei loro referenti politici i rappresentanti del centrosinistra che continuano ad attaccare, avrebbero dovuto sostenere politiche volte a gestioni oculate nel pieno rispetto dell’interesse dei cittadini.
L’essere arrivati con le spalle a muro, ci fa girare inevitabilmente pagina. E la nuova che scriveremo sarà improntata alla chiarezza. Abbiamo intrapreso un nuovo percorso nel quale non contano più le falsità e le “tinturie” della politica del passato. Nel dritto della medaglia ci sono tasse e sacrifici per i cittadini.
Nel risvolto della medaglia, c’è la collera dei cittadini ai quali è stato chiesto più di quello che potevano dare, senza ricevere nulla in cambio. La politica degli interessi personali è arrivata a capolinea. Non basta più tutto il prosciutto di questo mondo da mettere sugli occhi per non vedere ciò che stato consumato a danno dei favaresi. Amo Favara e sono convinto che i giorni che viviamo siano importanti e decisivi perché, finalmente, ci fanno prendere coscienza dello stato dell’arte della politica nella nostra città. Sarà Favara a salvare Favara, scendendo in piazza e rivendicando i suoi diritti, per lungo tempo calpestati.