Giuseppe Moscato
La morte di un congiunto si annuncia con un manifesto funebre affisso negli spazi predisposti in varie parti della città. Si indica il nome e cognome, l’età, la data del decesso, l’ora e la chiesa dove si svolgeranno le esequie. Qualcuno lo partecipa anche su facebook ed altri social, frutto delle nuove strade di comunicazione.
Tutto nella normalità se il “defunto”in questo caso non fosse il “Comune di Favara” ed a partecipare la sua dipartita alcuni cittadini che “niente hanno potuto dinnanzi alla mano violenta di amministratori ciechi ed incapaci”.
La protesta contro il Piano di riequilibrio finanziario è montata sui social network con diverse ipotesi: dalla marcia al sit int; dal flash mob all’invasione del Municipio. Ma l’idea del funerale, proposta dall’architetto Antonio Crapanzano su Fb nel giro di poche ore ha registrato centinaia di “mi piace” condivisioni e ok alla partecipazione. L’annuncio è stato fatto con un vero e proprio necrologio, con tanto di foto identificativa del defunto, il logo del Comune di Favara, tutto in perfetto stile funerario. “Domenica sera è venuto a mancare il nostro caro Comune di Favara”, questa l’introduzione del manifesto virtuale.
Il riferimento, come dicevamo, è chiaramente riconducibile alla notte di domenica 14 quando il Consiglio comunale ha approvato il piano di rientro con l’aumento di imposte, tasse e aliquote per ripianare un disavanzo di oltre 11 milioni di euro. In necrologio continua: “I padri, le madri, i nonni, i figli, i nipoti, le nuore, i generi piangenti per quanto successo, impotenti dinnanzi alla mano violenta di amministratori ciechi ed incapaci, assieme a tutti quanti vorranno ricordare i momenti migliori dell’amata città, si raccoglieranno in un momento di silenzio”. Non un vero e proprio funerale, quindi, ma una plateale protesta che adesso aspetta, oltre al “mi piace” su Fb, anche la presenza “di pirsuna pirsunalmente” come dice l’agente Catarella del commissario Montalbano di camilleriana memoria, dei cittadini nel luogo e nell’ora convenuti. “Un momento di silenzio in piazza Cavour dinnanzi al portone della casa di tutti, con maglietta nera listata a lutto ed un lumino acceso, venerdì 26 giugno 2015 alle ore 20”.
Il manifesto annuncia che sono graditi “non fiori ma opere di bene” e che naturalmente lo stesso manifesto “vale anche per ringraziamento”.