Nuccio Schillirò, un grande del giornalismo siciliano con il quale ho collaborato per anni, mi diceva spesso che un giornalista deve immergersi dentro la notizia prima di raccontarla. Deve viverla.
Ieri pomeriggio ero tra i volontari che lavoravano per preparare piazza Cavour ad ospitare la prima edizione di “Associazioni in festa”. Bellissime persone che si sono rimboccate le maniche per regalare così come nel loro programma “un momento di festa e d’integrazione sociale ai ragazzi diversamente abili”. Ci sono riusciti in pieno. Così come sono riusciti in pieno a “sensibilizzare l’opinione pubblica a contribuire e ridurre le differenze tra i cittadini ed eliminare le barriere architettoniche, ostacoli per i disabili, a rimuovere ancora di più quelle culturali e ad abbattere comuni pregiudizi”.
E sono andati oltre i loro propositi emozionando con il loro generoso volontariato gli “invitati” alla prima edizione della loro festa. La manifestazione appartiene a loro e solo a loro. E’ giusto sottolinearlo non per rispondere al povero e banale tentativo di chi, senza alcun titolo, vuole infilarsi tra gli organizzatori, alimenterei una inutile polemica a vantaggio del banale, ma per evidenziare l’orgoglio di sentirsi favaresi, per le grandi cose che i nostri concittadini sono stati capaci di realizzare.
Ci hanno regalato il sorriso laddove non riesci ad immaginarlo. Hanno fatto incontrare in una piazza in festa, familiari e ragazzi abituati ad incontrarsi nei corridoi e nelle corsie degli ospedali. Hanno fatto di Favara il luogo dell’appuntamento dell’Umanità, destinato a ripetersi in futuro.
Ho chiesto a Totò Arancio di scrivere un articolo per il nostro giornale, perché come giornalista, da organizzatore della manifestazione sarà maggiormente puntuale nel citare ad uno ad uno gli organizzatori che ci hanno regalato una emozione e il grande insegnamento del volontariato.
In piazza Cavour è stato celebrato il trionfo dell’amore per la vita, che, pur nella sofferenza e nel disagio, vince. Li ringrazio ad uno, ad uno, per avermi invitato a partecipare e per avermi dato un canale privilegiato per conoscere le loro attività per meglio raccontarvele. Come sicuramente li ringrazia, ammirata, tutta la città e le tantissime persone arrivate dalla provincia e dall’Isola.
Finita la festa ci spetta una maggiore attenzione nelle nostre azioni per migliorare la vita dei nostri amici. E a volte basta davvero poco.
1 commento
Molto bello!
Complimenti!