Giuseppe Moscato
Il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2015 costerà 5 milioni e 650 mila euro. Spesa che graverà interamente sulle tasche dei contribuenti favaresi che la pagheranno attraverso la Tari, una della tante famigerate sigle di tasse e tributi che riempiono di incubi il sonno di tutti. Il dirigente del servizio, ing. Alberto Avenia, per tale scopo ha predisposto il “Piano economico finanziario” già approvato dalla giunta del sindaco Rosario Manganella, assenti gli assessori Messinese e Zarbo, e che adesso deve essere ratificato dal consiglio comunale.
La normativa impone, come abbiamo detto, l’integrale copertura di tutti i costi del servizio, sia quelli di investimento che di esercizio afferenti all’intero settore dell’igiene urbana. In ragione di ciò nel Piano sono stati elencati tutti i costi riferiti alla cosiddetta parte fissa, ovvero personale, costi amministrativi, spazzamento e lavaggio delle strade. E quella variabile che è data dal quantitativo dei rifiuti da conferire, il trasporto, lo smaltimento in discarica ma anche la differenziata e il costo del riciclo. Questo l’obiettivo economico del Piano finanziario che ha anche un obiettivo sociale che contempla “il grado di soddisfazione dei cittadini in termini di qualità percepita del servizio e qualità territoriale”.
Considerato l’attuale servizio si fa, comunque, fatica a capire come “l’obiettivo sociale principale sia quello di agevolare il conferimento dei rifiuti, mantenere la buona condizione di igiene dei contenitori e una buona assistenza agli utenti”.
Ma andiamo all’analisi del servizio che viene assicurato da una associazione d’imprese, quali l’Iseda, l’Ecoin, l’Icos e la Sap per lo spazzamento, raccolta e trasporto. Catanzaro costruzioni, Sicula trasporti e Comune di Siculiana per la discarica indifferenziata. Seap e Progeo per quella differenziata. L’attuale servizio prevede una raccolta su sei giorni; lo spazzamento manuale e meccanizzato delle strade principali. Ed ecco infine la ripartizione dei costi. La raccolta e il trasporto incide per €. 718 mila; trattamento e smaltimento €. 960 mila; raccolta differenziata €. 718 mila; riciclo €. 199 mila; spazzamento e lavaggio strade €. 711 mila; costi amministrativi €. 381 mila; costi di gestione €. 2 milioni. Fa ben sperare la nota che chiude la relazione sul Piano: “Il Comune persegue l’obiettivo della generale riduzione dei costi e la conseguente riduzione delle tariffe per il cittadino”.