Ho perso il conto, ma se non ricordo male dovrebbero essere otto i consiglieri comunali che si sono dimessi. Ultimo in ordine di tempo Leonardo Pitruzzella che ricopriva anche la carica di presidente del civico consesso, adesso passata a Salvatore Lupo.
Le dimissioni hanno comportato una sorta di strano e singolare scorrimento di graduatoria ad esaurimento come in un pubblico concorso, per le rinunce dei primi non eletti. Per fare un esempio, il neo consigliere Mariella Schifano sostituisce la dimissionaria Erica Matina, ma dopo le rinunce di Agliata, Bunone e Zambito.
Scorri, scorri, ieri si sono insediati nell’aula Falcone Borsellino quattro nuovi consiglieri: Giuseppe Plicato che rimpiazza Leonardo Pitruzzella, Alessandro Fanara che prende il posto di Grova, Mariella Schifano, dicevamo, di Erica Matina e Lino Sorce quello di Antonio Alaimo. Sorce subentra ad Alaimo per scorrimento di graduatoria in seguito alle rinunce di Carmelo Vitello e Carmelo Fanara.
E’ un porto di mare con gente che arriva e altra che parte. La prima tornata ha interessato l’insediamento di Gaetano Airò, Gerlando Nobile e Carmelo Vassallo Todaro, quest’ultimo è subentrato per ben due volte, la prima per Antonio Alaimo, poi per “sovrabbondanza di posti” per un’altra dimissionaria, Tania Sgarito. Scusate possibili imprecisione, ma la confusione è tanta ed elevata è la possibilità di sbagliare.
Finisce qui? Qualche malpensante, io tra questi, sostiene che l’ingresso di questi ultimi neo consiglieri sia avvenuto “con l’arrivo della quiete dopo la tempesta”.
Solo dopo l’approvazione del piano decennale di riequilibrio finanziario dell’Ente, hanno preso posto all’interno dell’aula consiliare. Le previsioni, intanto, non danno tempo buono e in futuro, al presentarsi di altri temporali, si potrà ripetere il fenomeno delle dimissioni, al quale seguirà lo scorrimento della graduatoria fino all’esaurimento della stessa. C’è l’aspetto positivo di un rinnovato Consiglio comunale, nuove idee e nuove risorse per risolvere i tanti problemi della città.
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e una Giunta non meno inquieta.