“La migliore lotta al lavoro sommerso consiste nel maggiore impiego sul territorio di ispettori del lavoro e accertatori da affiancare a controlli sulle attività delle imprese non solo per combattere il lavoro nero, ma anche per difendere la salute e la sicurezza del posto di lavoro”.
È questo un passaggio dell’intervento del segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, nel corso del dibattito su ‘Lavoro e legalità: un equilibrio possibile’ al Festival del Lavoro 2015 in programma a Palermo.
Per Capone “accanto ai controlli nei luoghi di lavoro, è soprattutto importante procedere con analisi incrociate volte ad individuare la presenza di irregolarità. Ai fini di un monitoraggio più efficace diventa strategico sondare la differenza tra reddito e consumo; il rapporto tra imposizione diretta (Irpef, Irpeg) ed indiretta (Iva, Bollo, Benzina); il consumo elettrico in rapporto al valore aggiunto prodotto dall’industria”.
Così come “occorre distinguere tra differenti tipologie di sommerso: sommerso di impresa (impresa non esistente per lo Stato); sommerso di lavoro (lavoro irregolare in impresa esistente per lo Stato); sommerso povero e strutturale (specie al Sud) come strategia di “sopravvivenza” di imprese marginali; sommerso ricco, per aumentare il profitto ed eliminare onerosità legali (caratterizza soprattutto il Nord); imprese e lavoro sommersi in quanto legati ad attività illegali e/o criminali (dalle imprese del falso, alla produzione e commercio di stupefacenti, alla gestione di appalti, alla costruzione di abitazioni abusive)”.
“Infine – sottolinea Capone – è necessaria una rimodulazione del prelievo fiscale con una complessiva riforma del sistema, il cui perno dovrebbe essere una nuova e più leggera tassazione delle pensioni e del lavoro dipendente (soprattutto a tempo indeterminato), sia dal punto di vista dei lavoratori sia delle imprese. Accanto a ciò, con l’introduzione del quoziente familiare, si potrebbe giungere ad un sistema più equo capace di garantire migliori possibilità di ripresa economica al Paese”.
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FISCO. CAPONE (UGL): “COMBATTERE ILLEGALITA' CON CONTROLLI INCROCIATI"
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