I favaresi, io tra questi, qualche dubbio lo hanno sull’esistenza del malaffare dentro il Palazzo. Il ragionamento è semplice. Immaginiamo una famiglia che non si concede nessun extra, ha, quando ce l’ha, il minimo. Mai una gita, mai in pizzeria, mai regali e nonostante l’aver tirato al massimo la cinghia ad un certo punto si accorge si essere sommersa dai debiti. Nasce d’obbligo il dubbio sull’esistenza di un buco attraverso il quale si disperdono i sacrifici fatti.
Lo stesso sta accadendo ai cittadini che pagano sempre maggiori tasse, non hanno servizi e sono sommersi dai debiti. E se avevamo qualche dubbio su come possono essere andate le cose, oggi con la recente affermazione del sindaco dovremmo avere solo certezze.
Il sindaco, organo ufficiale del Governo, rappresentante locale dello Stato ha dichiarato che: “Nei prossimi giorni, renderò noto un dossier dove, con nomi e cognomi, indicherò, con dati certi ed inoppugnabili chi, in tutti questi ultimi decenni, ha speso con allegria le risorse del Comune, favorendo amici e parenti”.
E’ una denuncia dal contenuto gravissimo e, nello stesso tempo, preoccupante per i favaresi che oggi sanno ufficialmente di essere stati derubati. Sono convinto che Manganella prima della denuncia pubblica si sia già rivolto alla Procura della Repubblica per assicurare i malfattori alla Giustizia.
Mi piace pensare che il Pd, partito del sindaco, abbia fatto quadrato intorno a Manganella per dargli sostegno e solidarietà nell’operazione verità che si vuole fare.
Personalmente, per il poco che conta, io sono accanto a Manganella e con me, questa volta conta, la maggior parte dei cittadini onesti e perbene. Tutti insieme per la legalità.
Nel caso Manganella avesse inviato il comunicato stampa alle redazioni dei giornali senza passare prima dalla Procura della Repubblica, dovrebbe farlo immediatamente, ché a parlare è l’istituzione sindaco e le sue esternazioni non possono intendersi come politiche.
Il primo cittadino conosce nomi, cognomi e fatti certi, li vogliamo conoscere anche noi e la Magistratura.
Le cose dette oggi dal sindaco non possono avere lo stesso destino della sua precedente denuncia in occasione della Festa della Legalità nel 2014, quando dal palco, presenti carabinieri e forze di polizia, gridò che i mafiosi salgono le scale del Comune.
6 commenti
Almeno che poi all’ultimo momento ritratti (cosa molto probabile) Noi gente onesta vorremmo proprio capire come e chi ha speso i nostri soldi. Questo gesto sarebbe eclatante e unico nel suo genere per Favara. Aspettiamo impazienti il suo dossier, sarebbe l’unico atto per cui noi potremmo ricordarla positivamente, visto i risultati inconcludenti della sua azione politica che ha portato favara al degrado più totale. FAVARA LIBERA
Sarebbe ora di finirla specialmente per quelli che non abitiamo a Favara (non residenti) paghiamo lo stesso senza usufruire dei benefici su tutte le tasse applicate Tares tasi imu ecc.. vuol dire che ci obbligheranno a vendere l’unico bene che ci rimane per tornare alle nostre origine .Saluti e grazie
Come mai parla ora????
PAROLE AL VENTO , ,Vincenzo Bombardieri scriveva : <> , continuava : <>, e ancora : <> ,
PAROLE AL VENTO è il titolo di questa poesia, chissà a cui era dedicata ….
PAROLE AL VENTO , ,Vincenzo Bombardieri scriveva : “Ho scritto i nostri nomi sul muro imbiancato,
perché tutti sapessero di noi,
il vento e l’acqua li hanno cancellati … ” , continuava : ” Ho scritto i nostri nomi in una bottiglia,
l’ho affidata alle onde del mare,
perché la portassero a distanza di miglia,
ma la tempesta l’ha fatta naufragare “, e ancora : “Ho inciso i nostri nomi su un aquilone
e il vento portò lontano ogni sussurro …” ,
PAROLE AL VENTO è il titolo di questa poesia, chissà a cui era dedicata ….
Dopo che ti sei sistemato tutta la famiglia tra girgenti acque e cimitero parli…….. fai schifooooo