Si è conclusa ieri, domenica 19 luglio, l’intensa due giorni che a Santa Elisabetta ha visto la rocca di Guastanella recitare la parte da protagonista assoluta all’interno di un particolare evento, dalle profonde connotazioni culturali e turistiche, ovvero la candidatura UNESCO della fortezza sabettese nella lista dei beni patrimonio dell’umanità. Il programma è stato scandito da un convegno che si è svolto nell’intera giornata di sabato presso la Chiesa Madre del paese, dove hanno fatto gli onori di casa il sindaco Domenico Gueli, il presidente del consiglio comunale Liborio Gaziano, l’assessore alla cultura Giovanna Iacono e il parroco don Calogero Morgante.
Alla presenza di un numeroso e attento pubblico, tanti sono stati i contributi scientifici presentati e discussi – moderati dal giornalista della TGR Rai Alfredo Conti – che hanno spaziato dai dati archeologici presenti a Santa Elisabetta (intervento della dott.ssa Gullì) a quelli sulla presenza egeo-micenea nella Valle del Platani (intervento del prof. Cultraro). Interessante anche l’intervento di Rosamaria Rita Lombardo, autrice de “L’ultima dimora del re”, libro che identifica Guastanella nella mitica Camico e che qui ipotizza essere stato sepolto Minosse e da cui l’ambasciatore UNESCO Raymond Bondin – anche lui presente – ha preso spunto per la candidatura della fortezza di Guastanella. Al convegno si è anche discusso sull’impatto turistico che una eventuale tutela UNESCO potrebbe avere sul nostro territorio, sia in termini di visibilità che di promozione e valorizzazione anche a livello internazionale. Alla fine della sessione scientifica gli ospiti hanno anche potuto apprezzare la mostra fotografica allestita all’uscita della Matrice e incentrata proprio sulla rocca di Guastanella.
E molto stimolante è stata anche l’escursione – realizzata l’indomani a cura dei volontari del Gruppo Speleologico Santa Elisabetta – sui luoghi di Guastanella, dove chi ha avuto il coraggio di sfidare le torride temperature ha potuto visitare le antichissime stanze intagliate nella roccia e respirare l’aria del mito che qui, a più di seicento metri d’altezza, da sempre aleggia tra mistero e suggestione.
Antonio Fragapane
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Conclusosi il convegno su Guastanella: tra storia e mito, verso la candidatura UNESCO
By vedisotto2 Minuti di lettura