Vincenzo Vella
Situazioni di pericolo e condizioni di emergenza igienico-sanitaria a Favara
Con il caldo di questi giorni e quelli ancora a venire, l’assoluto degrado ambientale con pessime condizioni igienico-sanitarie a causa della presenza di enormi quantità di rifiuti di ogni tipo sulle strade della città, sta mettendo a dura prova la sicurezza dei cittadini. Problema che accomuna tanti comuni sprovvisti di controlli e vigilanza. Per molti di noi Favaresi il territorio fuori dalla porta di casa nostra e’ terra di nessuno. Una cosa della cui igiene e presentabilita’ non ce ne frega niente perché non è nostra. E questo malcostume a Favara si può combattere solamente con controlli severi e multe salatissime, che siano da monito per tutti gli altri, e se è possibile anche con intervento di telecamere.
La nostra immondizia e’ la nostra carta d’identità e con controlli mirati dell’amministrazione coadiuvata dai vigili urbani, ispezionare i sacchetti lasciati a terra e con le tracce che molto spesso si trovano, tipo buste intestate, abbonamenti a riviste, si può facilmente arrivare a scoprire e penalizzare i cosiddetti maleducati.
La non cura delle nostre piccole oasi verdi e la complicità di tanti giovani maleducati e completamente allo sbando, hanno rovinato queste belle realtà (Vedi Villa della Pace ,Villa Ambrosini e Villetta di Via Aldo Moro).
Ciò che manca e che potrebbe portare ad un miglioramento urbano è un programma comunale di sensibilizzazione a scopo rieducativo; sia con risorse proprie che con quelle associative.
La gente civile non ci sta’ e vuole risposte che possano tutelare la propria salute.
Per cui viene spontaneo chiedere a chi detiene la responsabilità di mettere in atto quanto necessario per ridare dignità e visibilità alla città.
Lo dobbiamo a quanti credono in una Favara più vivibile e presentabile.
Non lasciamo che pochi incivilì facciano passare l’intera comunità per sporcaccioni.