ANCHE L’UGL NEI GIORNI SCORSI, ROMPENDO IL SILENZIO SUL SETTORE, HA LANCIATO L’ALLARME SULLA POSSIBILE AMPLIFICAZIONE DELL’EMERGENZA SOCIALE CONSEGUENTE ALL’ATTUAZIONE DELL’AVVISO 1/2015
“L’assessore regionale Lo Bello ascolti il grido d’allarme lanciato dagli enti di formazione siciliani, prevedendo in tempi rapidissimi un incontro per scongiurare un rischio ad oggi drammaticamente reale, quello del licenziamento di circa due terzi degli operatori”. Lo dichiara Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars, intervenendo sulla polemica accesa dalla pubblicazione dell’Avviso 1/2015 ‘Interventi in favore della crescita e dell’occupazione’che prevede la presentazione di operazioni formative per il rafforzamento dell’occupabilità della popolazione siciliana in età lavorativa a valere su risorse PO-FSE 2014-2020. Avviso finanziato a valere sul Piano Operativo FSE 2014 – 2020 della Regione Siciliana per un importo complessivo pari a euro 167.145.554,00, ripartito per ambito formativo: FORDIS (persone in cerca di prima occupazione, disoccupati, disoccupati di lunga durata); FORDO (Donne) e FORPRO (persone interessate al recupero della mancata o parziale formazione iniziale).
“Forza Italia sostiene la richiesta del mondo della formazione alla Regione per dare vita ad un confronto fattivo e concreto sull’Avviso 1/2015, sino ad oggi mai condiviso, con l’obiettivo di ridurre il più possibile le tempistiche di attivazione dei nuovi corsi, a vantaggio degli studenti e a salvaguardia dei livelli occupazionali attuali”.
Nei giorni scorsi l’Ugl Scuola, attraverso il Segretario Generale, Giuseppe Mascolo, rompendo il silenzio calato sul settore, aveva lanciato, per prima tra i sindacati di categoria, l’allarme sui possibili effetti provocati dal contenuto del decreto dirigenziale n. 5639 del 10.08.2015, pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale lo scorso 14 agosto.
In un comunicato Mascolo ha evidenziato che “Il criterio di ripartizione delle risorse per numero di dipendenti in organico, in stile dichiarazione dei redditi e singolare visto che non è riscontrabile in altre parti della Penisola costituisce un metodo che appare materialistico, freddo e senza anima che rischia di generare un supplemento di espulsioni che appesantirebbero oltre ogni limite la già conclamata emergenza sociale”.
“Per l’Ugl Scuola – prosegue la nota – i dubbi sul contenuto del citato Avviso 1/2015 trovano conferma sul fatto che nessun riferimento alla tutela e salvaguardia del personale inserito nell’albo dei formatori, recentemente istituito dallo stesso assessorato. Sui parla di lavoratori genericamente lasciando pensare alla pericolosa sfumatura che chiunque possa candidarsi, ottenere un finanziamento e utilizzare il proprio personale, penalizzando gli operatori della Formazione professionale in esubero ed in attesa di essere ricollocati con le nuove attività formative”.