Oggi si è insediato il commissario ad acta, Francesco Riela, che ha dato trenta giorni di tempo al Consiglio comunale per approvare il Conto consuntivo 2014.
Alla scadenza dei trenta giorni da oggi qualora “la proposta deliberativa non sia stata posta in discussione né votata , e qualora votata non sia stata approvata dall’organo assembleare, tali circostanze costituiranno presupposto per l’esercizio dell’azione sostitutiva del commissario che procederà all’adozione dell’atto omesso in luogo dell’organo assembleare dando conseguentemente avvio alle procedure previste per l’applicazione delle sanzioni della sospensione del Consiglio comunale e del successivo scioglimento, così come disposto dai commi 3 e 4 dell’art. 109bis dell’O.R.E.E.L.L.”
Intanto, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Lupo, ha già inserito nell’ordine del giorno della seduta programmata per venerdì prossimo la trattazione del particolare punto, che ha, tra l’altro, ricevuto il parere della commissione comunale. Parere obbligatorio ma non vincolante.
Adesso, si tratta di capire cosa farà l’opposizione a fronte della diffida ad aprire il dibattito sul punto e ad approvarlo, ché le penalità previste dalla legge si applicano anche nel caso di una non approvazione del Conto consuntivo.
L’opposizione si metterà d’accordo con la maggioranza per mettere su la già vista sceneggiata “la voti tu e io garantisco il numero legale”? Può essere, anzi è molto probabile. In questo caso si eviterà lo scioglimento del civico consesso, ma sarà un’altra cocente sconfitta per chi non ha condiviso e non condivide la linea politica di Manganella.
Viceversa, se cioè l’opposizione farà il suo mestiere bocciando il Conto consuntivo, in forza di una legge discutibile, Manganella resterà in sella e i consiglieri comunali andranno a casa.