Venerdì scorso il Consiglio si è rinviato per mancanza di numero legale, mentre nella seduta di ieri sera , si è deciso di rinviare i lavori a venerdì prossimo. A Favara funziona così. Intanto, tra una caduta e un rinvio, il consigliere Valenti è riuscito a proporre e farsi approvare il prelievo del punto riguardate il piano economico finanziario servizio raccolta dei rifiuti solidi urbani 2015. Ovviamente, tutto si è fermato all’approvazione del prelievo.
Prima del rinvio della seduta, c’è stato, comunque, un fatto che da solo riesce a dare una seria motivazione al denaro speso dai contribuenti per organizzare le due sedute del civico consesso prive di un minimo di produzione.
Mariella Schifano ha suggerito ai suoi colleghi consiglieri comunali di aprire il dibattito sulla qualità del servizio. Giustamente, verifiche e valutazioni sull’attuale sono necessarie per affrontare successivamente i costi e il piano finanziario. E’ il ragionamento del buon padre di famiglia, dei cittadini contribuenti, raramente affrontato all’interno dell’aula consiliare, con il quale, una volta per tutte, si può tentare di dare risposte ai motivi di una città incredibilmente sporca a fronte di un elevato costo del servizio stesso.
Ad ascoltare la proposta di Mariella Schifano c’era quasi tutta la maggioranza, pochissimi consiglieri dell’opposizione, poi, dicevo, i lavori sono stati rinviati a Venerdì prossimo. E Venerdì dovrebbe la consigliera ripresentare la sua proposta. Fare in modo, come è giusto che sia, di parlare delle discariche abusive, di un porta a porta non realizzabile in molte zone della città, di una differenziata che non raggiunge il minimo previsto, dei netturbini che non si vedono per mesi o che non si sono mai visti in non poche zone della città.
E’ necessario parlarne prima di affrontare il piano finanziario e i costi del servizio, così come si fa nella vita, in qualsiasi occasione, prima di acquistare un bene.