Nel Novembre del 2014 si è iniziato il servizio rifiuti con il metodo del porta a porta. Nello stesso momento sono iniziati a proliferare le discariche abusive ed è peggiorata l’igiene pubblica. Oggi, dopo circa dieci mesi, è possibile fare un consuntivo necessario per trovare i correttivi. Meglio, la politica dovrebbe farsi carico di trovare le soluzioni alle criticità in considerazione degli scarsi risultati ottenuti.
“In alcune zone della città, il porta a porta funziona – a parlare è il consigliere Comunale Gaetano Airò – I cittadini lo trovano comodo e rispettano il calendario di conferimento, salvo a non depositare davanti alla porta, ma a lasciare appesa al laccio la spazzatura, modello inventato da Manganella destinato a resistere fino alla fine del suo mandato elettorale. Chiunque gli succederà risolverà la problematica in tempi brevissimi. Funziona nella zona di via Agrigento, dove si è risolto il problema dei cassonetti che nessuno voleva nelle vicinanze della propria abitazione. Lo stesso si può dire nel quartiere di via Nenni. Non funziona nelle zone dove, in prevalenza, insistono i palazzi condominiali e, in particolare, via Kennedy, via Aldo Moro e nelle zone non servite”.
L’architetto Antonio Crapanzano, qualche mese fa, non potendo depositare la spazzatura davanti al suo portone per la presenza di numerose ingressi di negozi e non trovando l’alternativa dei cassonetti, informò il sindaco che stava conferendo davanti al portone del palazzo comunale “che essendo la casa di tutti – scrisse Crapanzano – è un po’ anche la mia”. Una provocazione? Forse! Quasi sicuramente si è trattato di un “simpatico” invito a rivedere il servizio. E non ci vuole tanto a fare un minimo di costruttivo ragionamento.
“Dove il porta a porta non reca disagio è una grande comodità – continua Airò – La sera agevolmente a zero metri e senza pensiero il cittadino apre la porta di casa e deposita. Penso che difficilmente possa rinunciare andando a cercare altre alternative ad una simile comodità. Del resto perché dovrebbe prendersi il disturbo di caricare le buste della spazzatura in macchina per depositarli, una per tutte in via Berlinguer, quando a portata di mano ha la soluzione.
Adesso, spostiamoci nel grande condominio e immagiamo quale guerra potrebbe generarsi se fosse eseguita alla lettera l’ordinanza di Manganella. Pensiamo a venti, trenta contenitori della spazzatura o agli stessi numeri di buste di plastica posati davanti ai bar o ai vari negozi, o più semplicemente agli ingressi dei garage. Improponibile”.
In via Aldo Moro c’è un albero tutti le sere assediato dalla spazzatura che, senza disturbare l’investigatore, è dovuto al conferimento dei cittadini che abitano i palazzi intorno, dove insistono un bar e negozi di abbigliamento e di mobili con numerose aperture. Non potendo depositare davanti agli esercizi pubblici a farne le spese è l’albero e l’immagine della città che sta scommettendo sul turismo.
Cosa fare?
“Nelle città normali – conclude Gaetano Airò – in una sola ora si consuma il conferimento e la raccolta cosicché nessuno può reclamare di trovarsi davanti al proprio esercizio la spazzatura per l’esiguità della sosta. Capisco che a Favara lo stesso metodo, per una serie di motivi, sarebbe destinato al fallimento. Allora, liberiamo l’albero dall’assedio, posando i cassonetti della spazzatura in zone particolari. Rimettere i cassonetti dove sorgono le discariche abusive potrebbe essere una idonea soluzioni. Tanto i cittadini che possono rispettare il porta a porta, mai ricorrerebbero al conferimento nei cassonetti”.
2 commenti
Alcune argomentazioni sono condivisibili, altre meritano un maggiore approfondimento come ad esempio quello dei commercianti e dei palazzi, specie adesso che l’argomento è all’OdG al Consiglio Comunale e che ne avete già iniziato la discussione.
Quindi a voi Consiglieri fare proposte condivisibili e approvarli, ne siete titolati e ne avete il dovere.
Ma mi scusi Consigliere posso avere l’ardire di una domanda, forse banale visto che nessuno osa parlarne, ma in tutto questo suo ragionamento non c’èra spazio anche di sola mezza riga, da dedicare al triste fenomeno dell’evasione?
Debbo dedurre che nel nostro comune tutti paghiamo il servizio di pulizia, igiene, raccolta e conferimento della spazzatura?
Purtroppo, per me, allora io avevo dati errati?
Mi risultava che gli evasori fossero una cifra abnorme e cioè intorno al 50%, ma allora è frutto solo delle malelingue?
Vuol dire allora che il Sindaco è riuscito a scovare gli evasori e oggi può annoverarsi il successo di fare pagare a tutti il servizio di cui sopra?
Quindi paghiamo meno perchè paghiamo tutti?
Che paghiamo meno nelle mie bollette non risulta e pare nemmeno nel prossimo capitolato a sentire gli interventi nell’ultimo Consiglio Comunale, che paghiamo tutti Lei è in grado di affermarlo?
Lei pensa che la gente pur potendo depositare la spazzatura nel proprio contenitore, che ha diligentemente ritirato presso il nostro Comune, e collocarlo davanti casa sua, preferisce invece caricarla sull’auto e andarla a depositare in giro per la città?
Credo che in riferimento agli evasori,abbia ragione il signor Danilo,mentre ancora mi pongo una domanda: possibile che nel fare la raccolta differenziata,i costi, anzichè diminuire come dovrebbero, aumentano, pagando una cifra di circa 750.000,00 euro l’anno? Mi risulta,che in città non siamo più del 15% di cittadini che effettuiamo la differenziata e che cosi facendo incorriamo a sanzioni ? Sindaco,sindacooooooo !