E’ strano come a Favara gli elefanti possano passare sotto il naso dei partiti politici e dei consiglieri di maggioranza e di opposizione senza che nessuno se ne accorga.
I politici si incontrano e “pensano” alle strategie, i consiglieri, dal canto loro, sono ritornati a moltiplicare le sedute delle commissioni comunali. Tutto dovrebbe essere sotto controllo. Intanto, per citare alcuni esempi, già in passato la stampa si accorse e allarmò l’amministrazione sulla mancata pubblicazione nell’albo pretorio dell’approvazione della Tares, siamo nell’Agosto 2013, rendendola nulla. Fatto questo che mise le ali ai piedi al sindaco, alla Giunta e alla burocrazia che di notte dovettero ricorrere ai ripari. Un altro fatto inquietante è legato all’esaurimento dei loculi al cimitero che lasciò per oltre un mese i defunti senza tumulazione. Della mancanza dei loculi ne parlò la stampa e il sindaco, strano a dirsi, corse al cimitero per accertarsene. Mancavano i loculi e nello stesso tempo non si contavano le convocazioni della commissione comunale competente per materia. Nessuno si accorse del passaggio dell’elefante.
Adesso, il Comune cede la quota di partecipazione al Voltano nel silenzio assordante dei nostri eroi. Ne parla la stampa.
Di più, abbiamo chiesto informazioni sul particolare argomento a Manganella e lo stesso, in uno primo momento, non si ricordava di avere firmato l’ordinanza sindacale. Intanto c’è ed è la n.46 del 27 Agosto scorso che dismette la quota azionaria.
Ora, dismettere la quota del 23% di partecipazione al Voltano fa a pugni con il percorso tracciato dalla legge regionale n 455 del 10 agosto 2015 sulla ripubblicizzazione dell’acqua, quando nell’Art. 4. comma due afferma che la gestione del servizio “… può essere affidata dalle Assemblee Territoriali Idriche, quali Aziende speciali, Aziende speciali consortili, consorzi tra comuni, società a totale partecipazione pubblica, a condizione che i comuni, che compongono le Assemblee, esercitino nei confronti dei soggetti affidatari un controllo analogo”.
A questo punto, risulta un errore di enorme portata la Determina del sindaco n. 46 del 27 Agosto scorso con la quale “intende cedere entro il 31.12.2015 la propria quota di partecipazione nella società, in quanto ritenuta non indispensabile al proseguimento della attività istituzionali”.
Manganella è uno sprovveduto che cede la quota ad una società che domani potrebbe gestire il servizio? Il sindaco più che essere uno sprovveduto, in questo caso sembrerebbe lasciato solo ad amministrare la città o, nella migliore delle ipotesi, aiutato da una poca adeguata burocrazia.
La determina avrebbe avuto un suo specifico scopo prima del 10 Agosto, in particolare prima dell’approvazione della legge regionale sulla ripubblicizzazione dell’acqua, per “preservare gli equilibri di bilancio qualora la società Voltano – si legge nell’ordinanza – richieda somme al Comune al fine di coprire la perdita d’esercizio rilevabile dall’ultimo rendiconto approvato nei limiti della quota di partecipazione posseduta dal Comune”.
La richiamata perdita in realtà non esiste, perché è virtuale ed è legata alla svalutazione delle azioni di Girgenti acque, ma, dicevo, cedere oggi la quota è una contraddizione nei fatti ed equivale a mettere fuori Favara da un processo, alla citta favorevole, di ripubblicizzazione del servizio idrico.
“Era – ci dice il sindaco – un atto conseguenziale al piano decennale e, quindi, dovuto per il riequilibrio finanziario dell’Ente. Doveva, comunque, passare per il Consiglio comunale. Tuttavia l’atto sarà modificato e non usciremo dal Voltano che dovrà diventare il punto di riferimento dei Comuni soci”.
Tutto lascia pensare che la forsennata corsa per salvare Favara dal dissesto finanziario possa causare più danni dello stesso fallimento dell’Ente. A Manganella mi permetto di suggerire, a tal proposito, che farebbe bene dal guardarsi dalla sua burocrazia piuttosto che da “certa stampa”.
1 commento
Direttore apprezzo la tua finta ingenuità. Ma tutti sappiamo che il nostro amatissimo sindaco non ha alcun interesse a uscire da girgenti acque e lo dimostrano i fatti e quest’ultimo atto è lapalissiano.