Il Conto consuntivo oggi torna in Consiglio comunale dopo la bocciatura di venerdì scorso. Torna in Appello. Lo stesso fatto si è verificato l’anno scorso, bocciato due volte e approvato al terzo tentativo.
Torna senza alcuna modifica e senza essere stato ritirato e ripresentato dal sindaco Manganella.
Non hanno avuto lo stesso destino le variazioni al regolamento cimiteriale, che l’opposizione tentò in tutti i modi di riportare nell’aula Falcone e Borsellino per dare l’esatta interpretazione su ciò che aveva votato. In quella occasione, la maggioranza alzò il muro del diniego e il segretario generale diede parere negativo. Si disse che “ciò che era stato votato, era stato votato”. Eppure, l’opposizione voleva solo esplicitare il contenuto delle variazioni al regolamento e sottolineare possibili abusi su regole poche chiare.
Consentire l’interpretazione autentica del voto sarebbe stata l’affermazione della democrazia, ma fu ostacolata dalla maggioranza e dal sindaco. Ma c’era da salvare Manganella e il primo avvicinamento di due salme, guarda caso, di parenti del primo cittadino.
Oggi c’è da salvare il Consiglio comunale dalla decadenza e fanno l’esatto contrario per salvare loro stessi, dimostrazione che non hanno regole.
Sono fatti gravissimi che incidono nella sfera morale e legale, imperdonabili.
L’opposizione allora come oggi grida questa vergogna.
Fin qui le mie personali riflessioni e le mie denunce che continueranno specialmente dopo la conclusione di questa triste esperienza amministrativa, come dire, a cose fatte è meglio.
“Ritengo quest’atto grave sia dal punto di vista morale che tecnico, è impossibile pensare di calpestare in questo modo la democrazia”. Non parla più il giornalista, ma Michele Lombardo, per l’appunto un consigliere d’opposizione.
“Il Consiglio in piena autonomia – continua Lombardo – si era già pronunciato sul punto in questione bocciandolo, tutti i consiglieri presenti avevano ben presente le conseguenze delle loro azioni, e quindi ritengo oggi assurdo che ci siano dei ripensamenti.
Del resto risulta pure assurdo il ricorso alla convocazione d’urgenza in quanto il punto in questione è all’attenzione del Consiglio comunale già da diversi mesi.
Insomma tutta l’operazione è a mio modo di vedere finalizzata solo al salvataggio della poltrona, soprattutto da parte di tutti quei consiglieri che ancora percepiscono il gettone di presenza, risulta infatti evidente che i più animati sostenitori della riconvocazione sono proprio questi.
Il Consiglio di oggi è illegittimo tecnicamente perché viene ripresentato senza modifica alcuna un punto già esitato, moralmente perché non ha niente a che vedere con il bene della città.
Io mi rifiuto quindi di parteciparvi, oltre a quanto sopra esposto, ma anche per quanto è emerso nella conferenza dei capigruppo, che ha visto l’apertura totale degli astenuti sia alla convocazione del consiglio che alla votazione del rendiconto 2014, lasciando presupporre un diverso quadro politico, risulta a questo punto evidente che la mia presenza in aula, servirebbe solo a mantenere il numero legale, visto che il voto è stato già decretato, io non mi presto a questo gioco ed invito i miei colleghi di opposizione a fare altrettanto”.