Bisogna trovare con urgenza una soluzione sulla vicenda legata alla raccolta dei rifiuti in Città.
Troppe le polemiche i protagonismi e i disservizi per i cittadini che “pagano” due volte gli errori commessi in occasione della redazione del bando gara.
Così non va! L’impresa, intanto deve provvedere all’assunzione dei lavoratori rimasti fuori dal servizio dopo l’aggiudicazione della gara, deve pagare gli stipendi ai lavoratori che ne hanno diritto e che continuano a prestare regolarmente la propria attività, non può affermare “aspettiamo che il comune paghi per pagare gli stipendi”, dov’è allora la capacità economica dichiarata in fase di gara? Ed il rischio di impresa? Comodo fare impresa in questo modo, anche perché si aprono scenari pericolosi: “la non genuinità dell’appalto, che si manifesta, anche quando l’appaltatore e’ dotato di una vera e propria organizzazione di impresa, ma si limita, in concreto, a fornire manodopera, non assumendo alcun rischio economico in merito alla realizzazione del servizio dedotto in contratto”.
Al Comune chiediamo, pertanto, nell’interesse dei cittadini contribuenti, dei lavoratori in servizio e dei lavoratori licenziati, che si adoperi a far rispettare le clausole, gli obblighi dell’impresa, le norme di legge e sopratutto di rivedere la struttura del prossimo capitolato d’appalto.
Maurizio Saia (Segretario Cisl)