Gaetano Scorsone
La stessa dinamica degli eventi che sette anni fa lo ha portato al Comando della Tenenza dei Carabinieri di Favara con il grado di Sottotenente, oggi lo trasferisce al Comando Provinciale di Agrigento, con il grado di Capitano, quale responsabile dello strategico Ufficio Comando. Per comprendere il delicato compito che svolgerà già da martedì 6 ottobre, si consideri che l’Ufficio Comando, nella struttura organizzativa dell’Arma dei Carabinieri, coordina tre sezioni di vitale importanza per un Comando Provinciale: la Sezione Personale e Segreteria, la Sezione Logistica / Operazioni e , infine, la Sezione Amministrativa. Sicuramente un incarico meno operativo rispetto a quello svolto nel territorio, ma di estrema importanza per la proverbiale efficienza da sempre mostrata dalla Benemerita.
Quella del suo trasferimento era un’ipotesi che si era già configurata con la sua nomina a Capitano, grado non più compatibile con il Comando della Tenenza. Ed adesso che la carriera lo proietta a responsabilità maggiori, ecco che arriva puntuale il saluto di commiato.
Favara sente di volerlo sinceramente ringraziare per la solerte attività svolta sui diversi fronti della sicurezza cittadina come quello investigativo, della prevenzione e repressione di reati vari, di contrasto allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti, ma anche per l’altrettanto importante azione educativa svolta soprattutto in favore dei giovani presso le Scuole di ogni ordine e grado della città. Sempre presente agli incontri formativi cittadini come quelli organizzati dall’Area Padre Pino Puglisi sul Bene Comune, sul ruolo della Famiglia, sulla Cittadinanza Attiva, così come nelle commemorazioni dei vari Martiri della Mafia, nelle varie Edizioni della Festa della Legalità alla quale ha dato notevole impulso impegnandosi per garantire la presenza di prestigiose Unità Specializzate come i Cinofili, gli Artificieri e finanche le Unità a Cavallo che per ben due anni di seguito, grazie al suo interessamento, hanno sfilato al fianco della società civile per promuovere la cultura della Legalità. Interpretando secondo una moderna concezione educativa la sua funzione di Comando, ed in ciò perfettamente in linea con l’attenzione che l’Arma dei Carabinieri, quasi per impegno istituzionale, ha sempre riservato alla gente delle varie comunità su cui è chiamata a vigilare, ha fatto sì che le porte della Tenenza si aprissero per accogliere, in visite guidate, rappresentative di scolaresche e di Associazioni varie al fine ridurre le distanze culturali fra Istituzioni e cittadini.
Si potrebbe a lungo ancora continuare a riportare occasioni ed eventi vari per scolpire ancor più in dettaglio il suo senso del dovere, la sua generosità d’animo, la sua sensibilità, la sua disponibilità, il suo equilibrio, ma anche la sua determinazione, il suo instancabile impegno, la sua professionalità ed il suo impeccabile stile, ma più che dalle parole forse è meglio lasciarsi guidare dai sentimenti.
Due eventi per tutti, però, meritano di essere citati per avere la misura diretta di come, da bravo Carabiniere, l’oggi Capitano Gabriele Treleani abbia voluto esprimere alla comunità di Favara la sua volontà di integrazione ed i suoi sentimenti di sincero rispetto: il suo Matrimonio con la dolcissima Professoressa Licia Silvestro ed il Battesimo di Luigi e Dora, suoi splendidi figli, celebrati nel tempio principale della città, ovvero nella nostra Chiesa Madre con le porte aperte alla comunità tutta. Ecco perché al Carabiniere, all’Ufficiale e all’Uomo la Favara che con lui ha iniziato a costruire un futuro migliore sente di voler porgere gli AUGURI più fervidi per un ulteriore brillante sviluppo di carriera e, soprattutto, per tanta gioia e serenità familiare. Del resto non mancheranno certo le occasioni per possibili ed auspicabili successivi incontri, a cominciare dalla cerimonia- come annunciato dal nostro Sindaco, Prof. Rosario Manganella- in data ancora da stabilirsi, del conferimento della “Benemerenza città di Favara” che lo legherà affettivamente ancora di più alla nostra comunità. Per concludere prendo in prestito alcune strofe di una poesia che le ragazze ed i ragazzi della gloriosa Scuola “A. Mendola” gli dedicarono in occasione del suo arrivo a Favara e che si prestano benissimo, ora, per il commiato : “Per qualsiasi esigenza ci chiami e noi ci saremo, così per noi se di Lei ci sarà bisogno senza indugio la chiameremo”, “Da Lei adesso prendiamo discreto commiato, contenti di veder il nostro patto d’amicizia con entusiasmo suggellato”. “Il nostro saluto, infine, alla Benemerita Arma va davvero volentieri, dicendo tutti in coro : I CARABINIERI SONO NOSTRI AMICI VERI!”