Vincenzo Vella
A ricordare Peppe, sabato 10 ottobre alle ore 18:00, presso “La Pinetina” dei F.lli Bellavia, il 2° Memorial, che vedrà impegnati in un triangolare di calcio a 8. Polizia di Stato, Carabinieri, e Vigili del Fuoco.
Era la notte tra mercoledì e giovedì 10 ottobre 2013 quando coinvolto in un incidente stradale avvenuto sulla strada che collega Roma con la località balneare di Ostia, Giuseppe Amico, 29 anni, di Agrigento, poliziotto in servizio alla Questura di Roma, gli veniva constatata la morte cerebrale. Nella stessa giornata i genitori Vincenzo Amico e Anna Mallia davano il consenso ai medici per il prelievo degli organi, permettendo così a cinque persone che ne avevano bisogno, di poter ricevere questo grandissimo atto di generosità. La salma di Giuseppe Amico era stata riportata ad Agrigento per i funerali nella chiesa della Madonna della Divina Provvidenza, opera Don Guanella.
Giuseppe Amico viveva a Roma dove era entrato a far parte della famiglia delle ‘Fiamme Oro’, il famoso gruppo sportivo della Polizia di Stato. A ricordare Peppe (per gli amici) davanti ad una numerosa platea, all’interno del Campo Comunale di Fontanelle, dove si era svolta la serata conclusiva del 1° Memorial “Peppe Amico”, torneo di calcio a 11, che ha avuto nel tardo pomeriggio il suo epilogo con la disputa della Finale tra le squadre dell’A.S.D. Fontanelle e l’Ordine degli Ingegneri, Gerlando D’Aleo (cugino) poliziotto in servizio alla Questura di Agrigento, promotore ed organizzatore che si era detto molto soddisfatto dell’ottima riuscita di quella Prima edizione del Memorial. Durante la serata prendevano la parola diversi ospiti intervenuti per rendere omaggio a Giuseppe.
Commovente l’intervento della mamma Anna, sapeva di entrare nei cuori di tutti i presenti raccontando della difficile scelta di madre al capezzale del proprio figlio ormai deceduto ad acconsentire al prelievo degli organi, permettendo così a 5 persone di vivere una vita normale.
A seguire le testimonianze dei rappresentanti dell’A.I.D.O. di Favara, Licata, Grotte e Siculiana, con a capo la coordinatrice provinciale Paola Pisciotta, oltre ad alcuni trapiantati che condividevano con i presenti il loro continuo ringraziamento nei confronti dei loro “angeli”, cioè le persone decedute che hanno donato loro gli organi.
Tra gli ospiti della serata anche don Angelo Brancato, parroco della Madonna di Fatima e don Giuseppe La Rocca, Cappellano della Polizia di Stato, che hanno preceduto l’intervento del Sindaco pro-tempore di Agrigento Piero Luparello, che ha voluto ribadire il gesto di grande generosità dei genitori nel voler donare gli organi del figlio, nonostante non sia facile prendere una decisione simile. A concludere l’intervento del Questore di Agrigento
Mario Finocchiaro, il quale si è detto particolarmente entusiasta della cerimonia nella quale ha avuto modo di conoscere da “vicino” Giuseppe, la sua storia, la sua famiglia, i colleghi e gli amici di Roma, Catania e Caltanissetta, attraverso il video che è stato proiettato, ma anche le testimonianze lette dalla mamma e dalla zia Rita. Lo stesso Questore Finocchiaro parlando in modo semplice e concreto lasciando trasparire un incredibile sensibilità e un pizzico di emozione verso gli argomenti affrontati, e verso la storia di Giuseppe, dopo questa intensa serata non nascondeva di guardare alla donazione degli organi con occhi e prospettive diverse.