“Da un anno lavoro al progetto del nuovo servizio di igiene ambientale che si deve appaltare. Ho suggerito i tagli sul costo che dovranno sostenere i contribuenti favaresi, ma un minuto dopo i miei interventi, sull’argomento, cala il silenzio assoluto”. A parlare è l’assessore Zarbo in rotta di collisione con il sindaco, che, dal canto suo, non lo licenzia, come in una sorta di gara alla reciproca sopportazione, a chi si stanca per primo.
“Sarà anche una gara di sopportazione – continua Zarbo – a Favara tutto è possibile. Io invece resto sulle mie ragioni, che sono quelle di avere accettato la nomina assessoriale non per fare un favore e una cortesia, ma con il preciso intendo di ridurre i costi e migliorare il servizio rifiuti”.
Nei fatti lo hanno lasciato parlare senza ascoltarlo. E l’aspetto preoccupante è che anche i partiti politici non si interessano alla problematica, con il rischio che ai favaresi sarà offerto per i prossimi sette anni lo stesso servizio con gli stessi costi. Ed è probabile che proprio durante la campagna elettorale, quando prometteranno tre volte Natale e festa tutto il giorno si espleti la gara del servizio progettato nel silenzio più assoluto. Ci sarà la stampa a ricordare agli elettori come la politica procede per soddisfare gli interessi della collettività.
Oggi, ad ogni modo, Zarbo parla e il resto della compagnia tace su un spesa che supera i 40milioni di euro da caricare sui cittadini per i prossimi sette anni, quando i favaresi sono stati già chiamati a farsi carico del riequilibrio decennale del bilancio comunale per circa 17milioni di euro. Roba da leccarsi le orecchie.
“Ma non ho intenzione di parlare a tempo indeterminato – conclude Gioacchino Zarbo – piuttosto me ne vado”.
Ma non sarà così, ché oggi stesso tutti i partiti politici leggendo le esternazioni di Zarbo interverranno e faranno pressione per conoscere fino nei minimi dettagli i propositi di Manganella sul nuovo appalto. Saranno loro stessi ad appropriarsi dei suggerimenti dell’assessore “ribelle” e dell’ex assessore Enzo Agrò. Vorranno partecipare, conoscere e migliorare, in favore della collettività, il nuovo servizio da appaltare.