“Veramente, aspettavo insieme a tanti altri il suo giudizio sulle pensanti dichiarazioni di Zarbo. Ed invece di controbattere democraticamente, Manganella lo licenzia: viva la democrazia!” A parlare è il consigliere Giovanni Bennardo che definisce la scelta del sindaco di licenziare Zarbo “come una ulteriore prova che Manganella non dice mai la verità. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha invitato tutte le forze politiche alla collaborazione e dopo qualche giorno licenzia l’assessore perché la pensa diversamente da lui. Bella cosa. Invece di cercare il confronto, di convincere o di convincersi democraticamente, potendolo fare se ne libera. Questo è Manganella. Quando è in posizione di forza è cattivo e vendicativo, quando è in debolezza invita tutti alla collaborazione, ma ormai lo hanno conosciuto e apprezzato persino i bambini”.
Resta l’umiliazione per Zarbo, primo assessore a Favara ad essere licenziato. “Mi piacerebbe chiedere ai miei colleghi della maggioranza – conclude Bennardo – se sono stati messi a conoscenza delle decisioni del sindaco, se sono stati consultati o almeno ascoltati. Mi chiedo cosa è accaduto di così grave da procedere con il licenziamento. Zarbo è diventato pericoloso? Qualche genio sostiene che lo fosse diventato per i lavoratori delle ditte che avrebbero potuto perdere il posto a causa dei tagli chiesti dall’ex assessore. Cosa questa assolutamente falsa e lo sappiamo tutti, perché eravamo tutti presenti negli incontri quando si è parlato di tagli nella spesa di materiale e di carburante. Ma nenti ci fa, resta l’opposizione a sostenere il lavoro fatto da Gioacchino Zarbo”.