Pasquale Cucchiara
Il problema delle discariche abusive a Favara è diventato oramai cronico. In passato le discariche abusive erano solamente il frutto dell’inciviltà di alcuni nostri concittadini che per disfarsi di rifiuti ingombranti o speciali, senza un minimo di senso civico, andavano a sporcare le periferie più remote della città, (vedi l’ex zona mineraria, contrada Piano Bisaccia, ESA ecc ecc). Oggi con il totale fallimento della politica e soprattutto della raccolta differenziata “porta a porta” varata dell’ex assessore Enzo Agrò, il problema si è addirittura quadruplicato.
Alla maleducazione comune si sono aggiunti persone letteralmente “spiazzate” da questa confusionaria tipologia di raccolta che, ricordiamo, esclude le periferie (zone non servite). Il risultato prodotto è che le discariche abusive sono proliferate anche in città. Basta farsi un giro all’interno del cuore del centro storico per vedere con i propri occhi che vi sono addensati tutti i tipi rifiuti. L’amministrazione comunale nella speranza di arginare il fenomeno ha posto, nei siti più sensibili, delle telecamere di video sorveglianza che hanno ottenuto discreti risultati (vedi la discarica di viale Berlinguer).
Fatto questo preambolo, voglio documentarvi un sopralluogo, che ho fatto in questi giorni in contrada Lucia su segnalazione di alcuni concittadini che hanno degli appezzamenti di terreno nella zona.
Superato in macchina un piccolo ponte si può visibilmente constatare dagli scatti che vi proponiamo la presenza di materiali inquinanti di ogni genere, dalla vasca di eternit al semplice sacco di plastica. Nell’aria una puzza insopportabile.
Sporgendomi con la fotocamera, oltre il ponte, ho fotografato altro eternit che ostruisce il passaggio dell’acqua del “fiume Naro”. Proprio a circa 50-60 metri c’era un agricoltore che con quell’acqua innaffia le sue colture.
Da questo punto in poi il problema diventa più serio. Infatti nella zona ci sono diversi campi coltivati, il cui prodotto, con tutta probabilità, viene consumato giornalmente sulle nostre tavole. La politica invece di aggredire queste problematiche e predisporre una nuova gara per il conferimento dei rifiuti che tuteli l’ambiente e i consumatori, preferisce farsi la “guerra”. Non è un caso che l’assessore Zarbo è stato rimosso dal suo incarico.
Il sindaco vuole rinnovare questo servizio per i prossimi 7 anni, mentre l’opposizione chiede di predisporre una gara “ponte” di 2 anni in modo da permettere alla prossima amministrazione che verrà di trovare le soluzioni adeguate.
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