E’ passata una legge che accontenta i forestali, ma scontenta la Sicilia. Noi non ci stiamo. La Sicilia deve perseguire politiche di vero sviluppo. Basta con l’assistenzialismo”.
Il Movimento 5 Stelle al’Ars commenta la leggina salva-forestali varata dall’Ars con la fondamentale presenza dell’opposizione.
“Quella dei forestali – dicono i deputati – è una categoria utile, da tutelare, ma in questo modo rischia di diventare un peso ed uno spreco. Vanno finanziati progetti di sviluppo in agricoltura ed infrastrutture che poi garantiscano il lavoro a queste persone, altrimenti saranno solo soldi ingiustamente sottratti ad altri comparti e categorie e allo sviluppo. Ci meravigliamo, anzi, del silenzio, degli agricoltori degli allevatori degli esercenti, degli industriali, di tutte quelle categorie che si spaccano la schiena per alzare la saracinesca ogni giorno. Anche loro devono avere una chance. Noi non abbiamo votato questa norma anche per loro. Farlo avrebbe significato dare ancora una volta uno schiaffo a tutte quelle migliaia di siciliani, che non hanno voce, che nelle istituzioni non credono più e che con il capo chino lasciano la nostra isola. Sappiamo che parecchi lavoratori forestali non capiranno, e ci dispiace, ma noi non potevamo permettere questa un’ingiustizia sociale”.
“C’è da dire – aggiungono i deputati – che tutto quanto fatto dall’aula potrebbe essere pure inutile. I fondi del Cipe, che serviranno a garantire le altre giornate lavorative, al momento sono sulla carta, ma non c’è nulla di garantito. Intanto stiamo inviando alla Corte dei conti la nota firmata dalla vicepresidente della Regione, Lo Bello, che garantiva la liceità dell’operazione effettuata in aula”
Sul pianeta forestali il Movimento è deciso, comunque, ad indagare a fondo.
“In prima istanza bisogna veramente capire – dicono i parlamentari – quanti sono veramente. Si parla di 24.000, ma non esiste un documento che certifichi questa cifra. Le graduatorie, a quanto ci raccontano, sarebbero appesantite da morti e inabili al lavoro e furbetti, presenti in diverse liste. Cercheremo di capire quanto c’è di vero. Intanto esortiamo Crocetta, quando sarà tornato dalla sua importantissima missione tunisina, ad avviare seri controlli. ”